Beghetto (logopedista): «L’invecchiamento della pelle inizia verso i 25 anni. L’allenamento funzionale può essere praticato da chiunque abbia raggiunto questa età e senta il bisogno di prevenire i difetti del volto»
Non solo bisturi e tossina botulinica per migliorare e ringiovanire l’aspetto del proprio volto, ma anche logopedia estetica, un vero e proprio allenamento funzionale di tutti i muscoli del viso e del collo. «È la nuova frontiera della motricità orofacciale, studiata per aiutare chiunque senta il bisogno di attenuare i segni di espressione o le rughe del volto, attraverso un trattamento naturale e non invasivo», spiega Anna Beghetto, logopedista specializzata in motricità orofacciale.
«L’invecchiamento della pelle – continua la logopedista – inizia verso i 25-26 anni. Di conseguenza, questo allenamento funzionale può essere praticato da chiunque abbia raggiunto questa età e senta il bisogno di prevenire l’insorgenza di rughe, pieghe d’espressione o flaccidità muscolare del viso. Per coloro che hanno qualche anno in più può essere, in alcuni casi, un’alternativa alla chirurgia estetica, in altri un alleato di bisturi e interventi di tipo dermatologico».
La logopedia estetica è una specializzazione che ha cominciato a diffondersi una ventina di anni fa, anche se solo negli ultimi tempi inizia ad essere più conosciuta e consigliata anche da altri specialisti come l’odontoiatra, il fisioterapista o il pediatra. «Per praticarla – sottolinea l’esperta – è necessaria una preparazione specifica nell’ambito orofacciale, quindi in tutta quell’area della logopedia che si occupa di prevenzione, valutazione, trattamento e riabilitazione di disturbi congeniti o acquisiti. Già in passato lavorando sulle funzionalità si ottenevano miglioramenti anche da un punto di vista estetico, ma solo di recente si utilizza la logopedia per ottenere direttamente dei benefici estetici».
Una seduta tipo di logopedia estetica attraversa tre fasi fondamentali: osservazione, valutazione e allenamento. «Durante il primo incontro – aggiunge Beghetto – è necessario che il paziente prenda coscienza del proprio problema. Per farlo è possibile realizzare un video che metta in evidenza tutti quei movimenti del viso compiuti durante l’articolazione verbale o attraverso la mimica facciale che compromettono l’estetica dell’individuo. Successivamente si individueranno gli esercizi più adatti al paziente per migliorare i difetti evidenziati, che possono derivare dal modo in cui deglutisce, mastica, respira o articola il linguaggio. Infine, ci si concederà una fase di rilassamento e tonificazione attraverso la manipolazione di tutti i muscoli del viso e del collo».
«Il trattamento a tu per tu con il professionista ha sicuramente un inizio ed una fine – dice la specialista -. È ovvio, però, che il paziente dovrà continuare a prendersi cura della propria igiene della pelle e dei propri muscoli del viso per tutta la durata della sua vita». Il numero di sedute varierà a seconda della situazione e dei risultati che si intendono raggiungere: se c’è una deglutizione disfunzionale, ad esempio, potrebbe insorgere quella che comunemente viene definita la pappagorgia, il sottomento. In questo caso, l’allenamento consigliato riguarderà la lingua e i muscoli sopraioidei, così da tonificare il doppio mento che andrà via via attenuandosi. Più in generale, per un trattamento di prevenzione si programmano 7-8 sedute, in età più matura è possibile che ci sia la necessità di arrivare fino a 18 incontri».
«Ai pazienti che hanno un’acne importante si consiglia di attenderne la guarigione prima di cominciare il trattamento di logopedia estetica, per evitare un peggioramento della condizione della propria pelle – sottolinea Beghetto -. In altri casi, come in pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia estetica o ad iniezione di tossina botulinica, sarà necessaria una prescrizione che indichi – conclude la specialista – la necessità o la possibilità di sottoporsi a sedute di logopedia estetica».
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