Il Ministro ai microfoni di Sanità informazione: «Fondamentale lo sblocco del turnover. Quando saliamo su un aereo pretendiamo che il pilota sia riposato adeguatamente. Sia così in sala operatoria»
Il personale è una risorsa importantissima: oggi richiediamo, infatti, che questo sia sempre più formato non solo tecnicamente ma anche dal punto di vista organizzativo per adeguarci ai cambiamenti e alle innovazioni in atto, e per far sì che le nostre strutture siano all’avanguardia e al passo con le scoperte scientifiche».
Parola del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che, intervistata ai microfoni di Sanità informazione, individua un trait d’union fondamentale per sanare due delle principali questioni cui deve far fronte – e in fretta – il nostro Sistema sanitario nazionale: il blocco del turn over e i turni di lavoro massacranti negli ospedali. Due questioni complementari, che riguardano il personale sanitario e, di riflesso, tutti i cittadini, pazienti o potenziali tali. Riguardo a ciò, il ministro sottolinea quanto ancora ci sia da lavorare.
«E’ chiaro che purtroppo abbiamo ancora una criticità riguardo alle Regioni del Centro–Sud – ammette il Ministro – e allo sblocco del turn over: alcune cose sono già state fatte, altre dovranno essere fatte nei prossimi anni senza mai perdere di vista la programmazione, per consentire, in base alle esigenze, di implementare le aree più a rischio».
Sblocco del turn over funzionale, appunto, anche alla risoluzione del problema dei turni massacranti, all’ordine del giorno. Per legge l’Italia deve adeguarsi, seppure in ritardo, alle normative europee.
«La norma va assolutamente rispettata. Così come, salendo su un aereo, ci aspettiamo che il comandante e il pilota abbiano dormito a sufficienza da poter condurre l’aereo in sicurezza, lo stesso ci aspettiamo dal chirurgo che ci opera d’urgenza. Questa è una norma di buon senso, di civiltà e di rispetto del lavoro dei medici. Stiamo lavorando di concerto con le Regioni e con il ministro della Pubblica Amministrazione per poterci adeguare alle previsioni di legge in tempi rapidissimi, ed in modo efficace su tutto il territorio nazionale».