Il Ministro ai microfoni di Sanità informazione: «Abbiamo voluto fortemente la norma per garantire un diritto dei medici e per salvaguardare le casse pubbliche dall’ondata di contenziosi legali sul mancato rispetto degli orari di lavoro»
Credo che sia un diritto dei medici usufruire dei turni di riposo e un diritto dei pazienti essere curati da chi ha potuto riposarsi. Chiediamoci se qualcuno di noi andrebbe mai su un aereo dove il comandante non dorme da 72 ore. Allo stesso modo, non vedo perché dover entrare nelle stesse condizioni in una sala operatoria. È una domanda semplice. E la risposta è altrettanto semplice: ripristinare una corretta turnazione di riposo e permettere a medici e infermieri di lavorare agevolmente in un ambito di rischio e complessità. È anche e soprattutto una questione di civiltà».
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde con chiarezza e fermezza al perdurante problema dei turni massacranti che da troppo tempo affligge il personale sanitario italiano e che è stato al centro delle proteste culminate con lo sciopero del 16 dicembre. La risposta sistemica a questo problema è tutta nel provvedimento governativo che sblocca le assunzioni di medici e infermieri (fondo da 329 milioni per 6mila assunzioni e via libera alle Regioni per le assunzioni a tempo), ma i tempi tecnici e quelli della burocrazia rischiano di rallentare l’iter e, nella sostanza, rimandare la fine dei turni massacranti spingendo molti medici a ricorrere ai tribunali per vedersi riconoscere il pregresso.
«La norma sull’assunzione di medici e infermieri viene da un lungo percorso – spiega ancora il Ministro –. Abbiamo fortemente voluto l’applicazione della direttiva europea per interrompere la lunga fase sanzionatoria che l’Italia ha avuto a causa dell’infrazione di una norma europea. L’avevo detto e l’abbiamo fatto e fare una proroga sarebbe stata innanzitutto una lesione dei diritti dei medici e dei pazienti. Inoltre, l’abbiamo fatto nell’interesse della cosa pubblica perché i contenziosi legali sarebbero stati sicuramente grandissimi».
Ministro, ma quando finiranno i turni massacranti? Che tempi ci sono per le nuove assunzioni?
«Su questo noi abbiamo dato una deadline precisa. Più di quello non possiamo fare. Siamo in Italia, se ci sono i ricorsi, quelli non li possiamo né prevedere, né prevenire. Tutto l’iter comunque si dovrà concludere entro il 2017» chiarisce ancora Lorenzin durante la conferenza stampa in cui ha annunciato un’ importante serie di interventi inseriti nell’ambito della Legge di Stabilità, che vanno dalle leve di risparmio certificate e bollinate dalla Ragioneria dello Stato, con risorse liberate che saranno reinvestite nel sistema sanitario nazionale, ai nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza, che dovranno entrare in scena entro la fine di febbraio, grazie a 800 milioni vincolati dal Fondo sanitario nazionale, fino alle nuove norme sull’acquisto di beni e servizi mediante le centrali di committenza.
Ma intanto, Ministro, la norma sugli orari dei medici è già legge dal 25 novembre… E alcune strutture hanno già fatto proroghe alla legge, i direttori sanitari come si devono comportare?
«Dal 1° gennaio avranno gli strumenti per fare assunzioni flessibili».
Nel frattempo i ricorsi continueranno sul pregresso…
«Sicuramente», ammette il Ministro. «Di ricorsi ce ne sono già cinquemila» aggiunge il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. «Noi abbiamo creato la norma proprio per bloccare il contenzioso e per bloccare le infrazioni. Gli strumenti li abbiamo dati, ora ognuno deve assumersi le proprie responsabilità nell’attuarli…» conclude Lorenzin.