Il presidente Omceo Roma a Sanità Informazione: «Un’occasione di confronto sprecata, 40 no vax su 46mila medici vaccinati non sono nulla ma insulti e aggressioni non sono soluzione»
L’assemblea era iniziata da poco, a malapena si era conclusa la lettura del verbale della precedente riunione, quando i primi segni di agitazione hanno modificato l’atmosfera di quella che doveva essere una riunione di routine per l’Ordine provinciale dei medici di Roma. I contestatori, 40 medici no vax, hanno causato di lì a poco la sospensione dei lavori a suon di minacce e spintoni. Il racconto di quanto è avvenuto ieri al Pineta Palace Hotel lo fa a Sanità Informazione il presidente dell’Omceo Roma, Antonio Magi.
«Hanno cominciato a volare espressioni non consone, “mafiosi, vergogna” era quello che gridavano i contestatori. Accusavano l’Ordine di non sospendere chi non paga la quota, mentre di accanirsi sui medici non in regola con la vaccinazione anti-Covid» spiega Magi. Non sono in tanti, una quarantina di persone che sul numero ben più alto di 46mila medici vaccinati nella provincia di Roma sono pochissimi, ma nell’aula hanno creato un grande fragore. Queste persone hanno preteso parola senza che gli venisse data e sono salite sul palco per far sentire le loro ragioni, l’ambiente ha cominciato a scaldarsi. «Ho preso la decisione di sospendere l’assemblea – spiega il presidente – quando gli scontri tra vaccinati e non sono arrivati a spinte e strattoni. A quel punto ho chiamato le forze dell’ordine che sono arrivate in breve tempo».
Di proteste no vax si sente parlare da mesi, ma quando provengono da medici fanno ancora più scalpore. Tra gli agitatori molti non erano ancora stati sospesi, alcuni liberi professionisti, nonostante l’obbligo vaccinale in vigore da mesi. Ma presto, avverte Magi, saranno prese le misure necessarie. Sui numeri effettivi dei non vaccinati nella provincia romana il presidente è sicuro che ci saranno numeri chiari non appena l’Ordine acquisirà il database. «Oggi la legge dà agli Ordini direttamente l’azione di sospensione – specifica il presidente – che invece prima era data alle Asl, che evidentemente non l’hanno fatto perché queste persone continuano ad esercitare. Ora però noi avremo l’accesso diretto al database del green pass per cui chiaramente avremo modo di scoprire i nominativi e le informazioni. Di seguito daremo la possibilità entro cinque giorni di vaccinarsi o di esibire esenzione o prenotazione, se non dovesse accadere trascorso il tempo sospenderemo dall’esercizio della professione fino al 30 giugno del 2022».
Moltissime le manifestazioni di solidarietà da colleghi indignati per quanto successo e dalle Istituzioni, in primis il ministro della Salute che ha raggiunto in mattinata Magi. «Ho chiesto la presenza delle forze dell’ordine di fronte all’Ordine perché abbiamo ricevuto delle minacce, per protezione», aggiunge ancora.
Magi ribadisce la sua disponibilità al confronto, ma con toni e modalità adatte. «Io sono sempre stato disponibile all’incontro, loro hanno perso una grande occasione durante l’assemblea perché avrebbero potuto prendere parola normalmente e dire il proprio pensiero. Ma la strada usata non è quella consona per un professionista, con minacce e urla che li hanno immediatamente spostati dalla parte del torto. Io tendo sempre ad essere inclusivo per mantenere compatta la categoria che comunque lo è, su 46mila medici a Roma si parla di 40 persone».
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