Tempo solo fino al 31 dicembre 2017 per recuperare anche l’IRAP non dovuta nel 2012. Consulcesi a disposizione con il suo partner tecnico specializzato in consulenza tributaria per predisporre la “dichiarazione integrativa a favore del contribuente” modificata dall’articolo 5 del Dl fiscale 2016
Rush finale per i medici che intendono recuperare anni di tasse ingiustamente versate. Secondo Consulcesi e il suo partner specializzato in consulenza tributaria, è possibile ottenere fino al 100% dell’IRAP corrisposta negli ultimi 5 anni: «Così facendo – comunica in una nota la realtà leader nella tutela legale dei medici – molti camici bianchi hanno già portato a casa oltre 950mila euro nel giro di pochi mesi. Ma occorre attivarsi in fretta: il 31 dicembre 2017 andrà in prescrizione la possibilità di vedersi riconosciuto il credito relativo all’anno 2012».
Tutto ciò è possibile grazie all’articolo 5 del Decreto Fiscale (DL 193/2016), che ha introdotto la possibilità di presentare la “dichiarazione integrativa a favore del contribuente” fino alla scadenza del termine di decadenza dell’azione accertatrice anche per l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Una delle principali conseguenze di questo provvedimento è l’allungamento da quattro a cinque anni in cui si può andare a ritroso per ottenere il credito. In sostanza, chi agirà nel corso del 2017 potrà recuperare l’IRAP versata a partire dal 2012: i crediti che emergeranno andranno in compensazione, per quanto riguarda l’anno di imposta 2016 sin da subito e per il resto fin dall’anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa.
«Secondo quanto stabilito da recenti sentenze della Cassazione n. 9451/2016, 7291/2016 e 7371/2016, – spiegano i legali di Consulcesi – possono accedere ai rimborsi tutti i professionisti che non gestiscano un’autonoma organizzazione, anche se per l’esercizio della loro attività si avvalgono del supporto di un dipendente che abbia mansioni di segreteria o meramente esecutive, ad esempio una segretaria o un infermiere (ma non un altro medico) con orario full-time o due dipendenti con orario part-time; sono esenti dall’IRAP anche i medici professionisti che svolgono l’attività in forma associativa in convenzione con il Servizio sanitario nazionale anche se aventi uno o più dipendenti. In entrambi i casi deve essere verificata la presenza di beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile per l’attività».
Una volta appurato di aver pagato un’IRAP non dovuta, comunque, è fondamentale agire in fretta. Le cifre recuperate variano da medico a medico ma, ad esempio, con un valore medio nazionale del 4% di IRAP, su un reddito imponibile di 70mila euro è possibile vedersi riconoscere oltre 15mila euro.
Per informazioni e per attivarsi con l’integrazione sono a disposizione 1000 consulenti che rispondono al numero verde 800.122.777 e sul sito internet www.consulcesi.it.