All’approvazione dello stato di calamità l’ente contribuirà per risarcire danni a beni immobili e mobili
La disastrosa alluvione che ha colpito la Regione Marche, in special modo le province di Ancona e di Pesaro Urbino, ha fatto registrare un bilancio pesantissimo in termini di vite umane e di danni collaterali. L’ente di previdenza Enpam non rimane sordo all’appello ed anzi, per manifestare la propria vicinanza nei confronti della popolazione colpita, ha annunciato contributi economici per ripristinare gli studi medici e odontoiatrici danneggiati dall’alluvione.
All’approvazione formale dello stato di calamità, l’Enpam potrà contribuire per i danni ai beni immobili (studio o prima casa) o mobili (come ad esempio automezzi, computer o attrezzature) appartenenti a medici e odontoiatri. Inoltre, per chi svolge la libera professione sono previsti aiuti aggiuntivi. Le domande di aiuto economico, complete della documentazione richiesta, potranno essere presentate tramite gli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri, in particolare, in questo caso, quelli di Ancona e Pesaro. Avranno diritto ad aiuti anche i pensionati Enpam e gli eventuali familiari superstiti.
In caso di calamità naturali, infatti, Enpam prevede l’erogazione di aiuti economici per i suoi iscritti (attivi, pensionati o familiari titolari di pensione indiretta o di reversibilità) qualora dovessere subire danni alla prima abitazione o allo studio professionale, ma anche a beni mobili come ad esempio automezzi, computer e attrezzature, mentre come anticipato i liberi professionisti possono chiedere ulteriori requisiti.
Per avere diritto ai sussidi è necessario essere residenti nei Comuni colpiti da calamità naturali, ed è altresì necessario che lo “stato di calamità” sia riconosciuto con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. I danni devono riguardare la prima abitazione o lo studio professionale, di cui si è proprietari o usufruttuari. Se si è comproprietari, il danno sarà risarcito in misura proporzionale alla quota di proprietà. Per i danni a carico di beni mobili di proprietà, come le attrezzature di studio o la mobilia, il sussidio si può chiedere anche se non si è proprietari dell’immobile.
La somma massima rimborsabile è di circa 17mila euro (l’importo è indicizzato annualmente), mentre per chi svolge esclusivamente la libera professione l’importo è maggiore. L’Enpam può contribuire anche a pagare fino al 75% degli interessi sui mutui edilizi accesi da iscritti o familiari superstiti per ricostruire o riparare la casa e/o lo studio professionale danneggiati. Il limite massimo del rimborso è di circa 9 mila euro l’anno per un periodo non superiore a cinque anni. Si ricorda che i sussidi assistenziali per calamità naturali sono esenti da tasse e non sono vincolati a soglie di reddito.
Sul portale della Fondazione le parole del presidente Enpam Alberto Oliveti, che per oltre 40 anni ha esercitato come medico e pediatra proprio a Senigallia: «A tutti i cittadini va la solidarietà dell’ente dei medici e dei dentisti. Ciò che possiamo fare in questo momento è assicurare che tutti gli aiuti possibili arriveranno per fare in modo che gli studi privati e quelli dei medici convenzionati danneggiati tornino accessibili al più presto. Staremo accanto a tutti i colleghi anche per quanto riguarda le loro case».
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