Scotti (Fimmg): «Verso il ritiro dello stato di agitazione. In tre anni 6mila giovani MMG nel territorio». Onotri (Smi): «La strada è lunga». Bonaccini (Regioni): «Ora spediti verso firma convenzione». Venturi (Comitato Settore): «Data applicazione a Decreto Semplificazione e Decreto Calabria»
Dopo un duro confronto tra sindacati e parte pubblica, è stato ieri firmato un verbale di pre-intesa che spiana la strada del rinnovo della Convenzione di Medicina generale. Il 5 settembre verrà sottoscritta l’ipotesi di ACN mentre la Convenzione sarà siglata entro il prossimo dicembre.
«A conclusione di un aspro confronto con la parte pubblica (SISAC) – dichiara Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg – possiamo dichiararci soddisfatti per un primo passo verso la conclusione del percorso per il rinnovo contrattuale e per iniziare un’azione condivisa con Regioni e Ministero per la difesa della Medicina generale e quindi del Servizio sanitario nazionale attraverso il nuovo Patto per la Salute e il mantenimento senza riduzioni del Fondo Sanitario Nazionale».
«Chiarire le regole per l’inserimento di giovani in formazione nel territorio – aggiunge Scotti – rappresenta un chiaro risultato dell’azione di Fimmg per risolvere il problema della grave carenza dei medici di famiglia nel nostro Paese. Nei prossimi tre anni, grazie a questa pre-intesa, oltre ai medici già presenti in graduatoria, i cittadini italiani avranno a disposizione più di 6mila giovani medici di famiglia che stanno frequentando il corso di formazione specifica».
«La firma di questo accordo – prosegue Scotti – ha coniugato, inoltre, l’esigenza dei cittadini di poter contare sulla presenza di un nuovo medico di famiglia, quando il proprio andrà in pensione, con l’esigenza dei medici in attesa dal 2010 di un ristoro economico per la categoria oggi definito anche se in maniera parziale.
Abbiamo percepito la presenza in trattativa della parte politica a partire dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e del Presidente del Comitato di Settore, Sergio Venturi, rispettivamente anche Presidente e Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, trovando sul tavolo della negoziazione, già presenti i temi con loro discussi nelle scorse settimane».
«Siamo certi – conclude Scotti – che seguirà anche l’attenzione del ministero della Salute, prima dell’appuntamento del 5 settembre, rispetto al necessario passaggio in Consiglio dei ministri dell’integrazione dell’atto di indirizzo indispensabile per la chiusura dell’intesa contrattuale. Siamo a oggi nelle condizioni di convocare un Consiglio Nazionale Straordinario, previsto per il giorno 7 settembre per ritirare lo stato di agitazione già proclamato».
«È stato solo firmato un verbale propedeutico all’inizio della trattativa da settembre prossimo per definire un ACN entro dicembre 2019; il primo passaggio interesserà l’applicazione del decreto Semplificazione, del decreto Calabria e della messa a regime (in busta paga e quindi in quota Capitaria) degli arretrati fino al 2019 e della vacanza contrattuale; la strada è ancora lunga – dichiara Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani -. Un altro punto qualificante riguarda i giovani medici, che potranno accedere prima al mondo del lavoro prevedendo una compatibilità tra il corso di formazione, l’acquisizione di scelte e gli incarichi di continuità assistenziale oppure con incarichi a 24 ore per la medicina di emergenza – urgenza».
«Andiamo avanti speditamente per firmare la Convenzione entro dicembre», dichiara il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. «Siamo arrivati a questo traguardo dopo un confronto serrato, duro, ma di quelli che cementano i rapporti tra le persone – aggiunge -. Raccolgo inoltre con convinzione la proposta dei sindacati per una forte alleanza sui temi della garanzia del fondo sanitario nazionale e del Patto per la salute».
«Il verbale di pre-intesa – spiega il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Sergio Venturi (Assessore Emilia-Romagna) – dà applicazione alle disposizioni previste dal Decreto Semplificazione e dal Decreto Calabria per quel che riguarda la Medicina generale. Segnalo fra gli aspetti più importanti: la possibilità di assegnare incarichi a chi sta frequentando il corso di formazione, il riconoscimento delle risorse relative al 2016-17 e la condivisione di un percorso che porterà sulla base di questa pre-intesa il prossimo 5 settembre a sottoscrivere l’ipotesi di ACN e a firmare la convenzione entro la fine dell’anno».