Recentemente il Ministero della salute (prot. 661-P dell’8/2/18) ha confermato il diritto dei medici di medicina genarle e di pronto soccorso che redigono i certificati ai fini Inail di percepire il relativo compenso per questa attività, poiché l’Ente aveva posto dubbi sulle modalità a seguito dell’approvazione dell’art. 21 del d.lgs. 151/05. Trattandosi di prestazioni sanitarie […]
Recentemente il Ministero della salute (prot. 661-P dell’8/2/18) ha confermato il diritto dei medici di medicina genarle e di pronto soccorso che redigono i certificati ai fini Inail di percepire il relativo compenso per questa attività, poiché l’Ente aveva posto dubbi sulle modalità a seguito dell’approvazione dell’art. 21 del d.lgs. 151/05.
Trattandosi di prestazioni sanitarie estranee ai Lea ma, comunque, propedeutiche alla corresponsione dell’indennizzo di pertinenza dell’Inail, il Ministero ha precisato che non si ravvisano, “ragioni ostative a che l’ INAIL possa continuare a corrispondere un compenso ai medici certificatori, secondo le condizioni e le modalità, nonché l’entità, che lo stesso Istituto ritenga congruo, trattandosi, come rilevato da codesto Ministero, di esigenze legate a problemi gestionali/organizzativi”.