È una forma di supporto alle persone che soffrono di patologie gravi e croniche allo scopo di migliorare la risposta dei bisogni fisici, emotivi, psicologici e ricreativi stessi – spiega il Professor Roberto Cavallaro
Ha preso il via il 28 marzo all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano il primo master di terapia ricreativa. Nato negli Stati Uniti questo percorso formativo realizzato grazie alla collaborazione con Dinamo Camp Onlus e Dinamo Accademy punta alla formazione teorica e pratica di operatori in grado di migliorare la funzionalità motoria, sociale e cognitiva dei pazienti attraverso attività sportive, musicali ed artistiche.
«È una forma di supporto alle persone che soffrono di patologie gravi e croniche allo scopo di migliorare la risposta dei bisogni fisici, emotivi, psicologici e ricreativi stessi – spiega il Professor , medico chirurgo, psichiatra associato all’Università Vita Salute San Raffaele – Condurre una buona qualità di vita migliora anche gli esiti delle patologie, figuriamoci quando sono croniche e invalidanti».
Dove nasce questo progetto? «È riconosciuto negli Usa un corso di laurea e master con 19mila iscritti che lavorano in varie strutture per migliorare la qualità della vita in termini di attività sportive di recupero funzionale, di arte terapia, di miglioramento fondamentale di capacità idonee del soggetto per un problema neurologico od oncologico nell’infanzia – spiega Cavallaro – In Italia c’è una mancanza in questa direzione, mentre c’è una delle strutture più importanti a livello internazionale che è Dynamo Camp che ha portato avanti in questi anni programmi di terapia ricreativa per centinaia di questi ragazzi, per cui ora ci ha chiesto di fare un corso come esiste in altre parti del mondo, per cui psicologi, fisioterapisti, infermieri acquisiranno il master di terapia ricreativa che in una prima parte utilizzerà le risorse cliniche del San Raffaele per vedere chi sono i pazienti che hanno queste problematiche, come si curano e quali sono i migliori ambienti per migliorare la qualità della cura e ovviamente lezioni frontali che vanno dalla psicologia dell’infanzia, della salute, la riabilitazione motoria e psicologica, alla pediatria, oncoematologia e neurologia. In una seconda parte ci saranno lezioni di due settimane di terapia ricreativa che saranno fatte a Dynamo Camp ad Limestre e saranno tenute da due docenti dell’Università americana e ci saranno seicento ore di tirocinio e una tesi che riguarderà un singolo soggetto o tematiche organizzative nell’ambito dell’anno in cui il corso si realizzerà».
Grazie al supporto di Novartis e Bmw group, il sodalizio dell’università Vita Salute San Raffaele e Dinamo Camp permetterà a molti giovani di intraprendere un percorso multidisciplinare post-laurea nelle materie sanitarie con l’obiettivo avere una formazione accademica in un ambito di primaria importanza nella cura di paziente con malattie psichiatriche, oncologiche e degenerative.
«L’Obiettivo – continua Cavallaro – è iniziare a dare un nome a delle professionalità che sono state ben allevate da alcune realtà italiane in particolare Dynamo Camp ma non hanno formazione accademica che invece è opportuno che abbiano per lavorare al meglio in questo senso».