Lavoro e Professioni 30 Novembre 2017 17:13

Mobilitazione medici, manifestazione a Piazza Montecitorio e confermato sciopero il 12 dicembre

Palermo (Anaao): «Necessaria assunzione di responsabilità politica per evitare taglio dei servizi e la protesta di 650mila addetti del SSN». Ecco le ragioni dello sciopero

«La sanità rischia di sfasciarsi, perché il finanziamento previsto è insufficiente non solo per firmare il contratto di 650mila addetti alla sanità, pronti a protestare, ma anche per garantire i servizi. È l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ci dice che andare sotto il 6,5% del Pil implica necessariamente il taglio dei servizi. Se le nostre richieste non vengono accolte e non c’è un’assunzione di responsabilità politica per quanto riguarda il finanziamento del sistema, la vertenza si inasprirà, e dopo tanti anni la sanità tornerà al centro della discussione politica proprio in concomitanza con l’inizio della campagna elettorale». Sono le parole di Carlo Palermo, vice segretario di Anaao, intervistato a margine della manifestazione nazionale svoltasi ieri in Piazza Montecitorio, al termine della quale le organizzazioni sindacali hanno confermato «le motivazioni dello Sciopero Nazionale di martedì 12 dicembre prossimo», si legge in una nota.

L’Intersindacale, dopo aver spiegato le ragioni della protesta alla stampa, ai responsabili sanità dei partiti e ai gruppi parlamentari intervenuti nel corso della riunione degli Esecutivi nazionale delle organizzazioni sindacali e professionali che rappresentano la categoria, confermano dunque le 24 ore di sciopero già indette giorni fa. Il prossimo 12 dicembre medici, veterinari e dirigenti sanitari del Sistema sanitario nazionale incroceranno le braccia per sensibilizzare il Governo e le Istituzioni sui problemi di una professione le cui soluzioni non possono più essere rimandate.

Più risorse per sanità pubblica e contratto di lavoro – fermo ormai da 8 anni -; stop a turni massacranti e a salari congelati, alla precarietà e alla disoccupazione giovanile. Queste le richieste dei medici e dei dirigenti sanitari rappresentati da Anaao Assomed – Cimo – Aaroi-emac – Fp Cgil medici e dirigenti Ssn – Fvm federazione veterinari e medici – Fassid (aipac-aupi-simet-sinafo-snr) – Cisl medici – Fesmed – Anpo-ascoti-fials medici – Uil fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria

«Si sciopera per difendere un diritto costituzionale dei cittadini e le ragioni del nostro lavoro che ne è valore fondante e garanzia di esigibilità. La legge di Bilancio 2018 – prosegue la nota – esclude la sanità, unico settore della pubblica amministrazione, da politiche di investimento e di rilancio, relegandola in una recessione perpetua e negando ogni segnale di attenzione, se non di rispetto, nei confronti dei medici, dei veterinari, dei dirigenti sanitari dipendenti del SSN. Una manovra da 20 miliardi, di cui 12 tradotti in bonus per ogni età della vita e ceto sociale, non ha trovato il modo di mettere a disposizione del tavolo contrattuale, ancora da aprire dopo 8 anni di blocco, risorse accessorie già nostre e già esistenti nelle singole aziende sanitarie. Le soluzioni trovate per altri settori del pubblico impiego, dalla scuola alla università al comparto sicurezza, sono state negate al personale del SSN che sta rarefacendosi sempre di più con una età media giunta al vertice mondiale. Mentre il concorso di ammissione alle scuole di specializzazione, solo pochi giorni fa, ha lasciato 10.000 giovani medici, destinati a raddoppiare nei prossimi due anni, fuori dai percorsi formativi e dall’accesso al lavoro».

«Un tale disinteresse – continua l’Intersindacale – non può che comportare la rottura del rapporto tra chi governa la sanità pubblica, a livello nazionale e regionale, e i suoi professionisti, che ne sono anima e corpo. Di fatto, le Regioni hanno finora garantito i LEA, per quelle che lo hanno fatto, a spese dei professionisti per cui appare inaccettabile che tentino di sottrarsi agli obblighi contrattuali ponendoli in alternativa con il diritto alla salute dei cittadini».

«Il Governo si assume non poche responsabilità per avere determinato questa situazione ma nemmeno i
partiti della sua maggioranza possono pensare di chiamarsi fuori comportandosi come Ponzio Pilato.
Auspichiamo che i giorni che ci separano dallo sciopero possano consentire alla Camera di rivedere la Legge di Bilancio per aumentare il finanziamento del FSN e rendere disponibili per il contratto di lavoro della dirigenza sanitaria le risorse accessorie già esistenti nelle singole aziende. I cittadini, i medici, i veterinari, i dirigenti sanitari giudicheranno nelle urne elettorali e fuori», conclude.

 

Articoli correlati
Task shifting da medici a personale sanitario? I sindacati: «Rischio contenziosi»
ANAAO-ASSOMED e CIMO-FESMED scrivono alla Corte dei Conti. I due sindacati della dirigenza medica intendono chiedere un interpello all’ARAN
Ospedalità privata, l’appello dei medici al prossimo Governo: «Non dimenticatevi di noi»
Quici (CIMO-FESMED): «Intollerabili le discriminazioni tra medici del pubblico e medici del privato convenzionato». De Rango (CIMOP): «Introdurre contratto quadro per sanare ingiustizia»
In Veneto 100 euro l’ora per gli straordinari in Pronto soccorso. CIMO-FESMED: «Estendere accordo in tutta Italia»
Un accordo, quello raggiunto tra la Regione e le organizzazioni sindacali, che prova a rendere nuovamente attrattiva l’area di Emergenza-Urgenza
Senato, la sanità perde la sua Commissione ad hoc. La protesta di CIMO-FESMED
A partire dalla prossima legislatura le competenze dell'attuale dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato confluiranno nella nuova decima Commissione “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”. Una scelta che non convince la Federazione CIMO-FESMED
Pierino Di Silverio, ritratto e obbiettivi del nuovo segretario Anaao-Assomed
Ora alla guida del sindacato Anaao, Pierino Di Silverio delinea la situazione del SSN e i prossimi punti per riportare i professionisti ad amare il proprio lavoro. Una categoria speciale, la defiscalizzazione, nuovi orari di lavoro, riorganizzazione del sistema emergenziale e un sistema di cause sempre più verso il no fault. Poi si rivolge alla politica: «Scenderemo in piazza!»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...