Allarme del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: «Migliaia di bambini non vaccinati, avremo nuovi casi di morbillo, rosolia, parotite, pertosse e meningite. Tanti medici non aggiornati sul tema consigliano male i genitori. Va migliorata la formazione e l’informazione».
«Ci sono bambini destinati a morire» ha annunciato senza tanti giri di parole il presidente dell’Istituto Superiore di sanità, Walter Ricciardi nel corso del convegno ‘Vaccini e vaccinazioni il ruolo dei media nella tutela della salute pubblica’.
Vaccini in calo in tutto il territorio nazionale. È il dato preoccupante reso noto dal Ministero della Salute che, per il 2015, conferma un andamento in diminuzione in quasi tutte le Regioni e Province Autonome. A far piegare la parabola del grafico è la diminuzione della copertura dell’esavalente, tornata nel 2015 al di sotto della soglia del 95%, soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la cosiddetta immunità di popolazione. È evidente che la protezione dei bambini dalle malattie infettive sta in questi anni subendo una progressiva diminuzione, dato preoccupante che mette in allarme camici bianchi, genitori e istituzioni scolastiche.
«I vaccini hanno avuto talmente successo in passato che molte malattie si sono ridotte quasi fino a scomparire. Questo ha generato l’abbassamento della soglia di allarme, soprattutto per le mamme che non si trovano più davanti gli effetti devastanti che le malattie possono avere» ha spiegato il presidente Ricciardi. «Oggi noi abbiamo migliaia di bambini non vaccinati e questo sicuramente porterà a nuovi casi. Ci saranno nuovi casi di morbillo, rosolia, parotite, pertosse e meningite. Queste sono tutte malattie che possono decorrere anche in maniera grave, perché correre rischi quando abbiamo una tecnologia che è sicura e che non ha effetti collaterali? È veramente un atto contro la logica, contro la scienza».
Per quanto riguarda la formazione dei medici sul tema vaccini, Ricciardi spiega che questo aspetto «va indubbiamente migliorato. Una delle categorie che pone più resistenza è infatti proprio quella dei medici. Molti di loro fanno ancora riferimento alla vaccinologia studiata all’università. Ma parliamo di tanti anni fa, occorrono aggiornamenti, occorre informarsi». Non è possibile, conclude il presidente, «convincere una mamma a vaccinare il figlio se lo stesso medico è perplesso».
«Ci sono migliaia di bambini in Italia, per la precisione 1500, che hanno dei tumori e non possono essere vaccinati – ha evidenziato Ricciardi -. Anche loro hanno il diritto di essere curati e andare a scuola. Per questi bambini, invece, diventa un rischio frequentare i banchi scolastici perché, se entrano in contatto con bambini non vaccinati, affetti da morbillo o pertosse, rischiano il contagio e diventa concreta la possibilità di morte. Abbiamo l’obbligo di proteggerli».
A questo proposito il presidente ricorda il caso esemplare di Bebe Vio, la giovane schermitrice italiana che, non vaccinata durante l’infanzia, a l’età di undici anni viene colpita da meningite fulminante e oggi porta gravi segni della malattia. «I genitori di Bebe hanno dichiarato di essersi fidati di medici contrari ai vaccini. Probabilmente, se non avessero seguito queste indicazioni, sarebbe stata tutta un’altra storia – spiega il presidente. – Non si può lasciare i genitori da soli. Nel caso di colleghi medici che adottino scelte antiscientifiche, il nuovo piano nazionale per la prevenzione vaccinale prevede la possibilità che gli ordini dei medici li possano richiamare ed eventualmente sanzionare. Richiamare, informare e formare, questo è il nostro primo dovere».
Sul tema copertura vaccinali, si esprime anche il premier Matteo Renzi che in occasione dell’Assemblea nazionale dell’Anci a Bari ha dichiarato: «I nostri figli devono stare a scuola insieme ad altri bambini vaccinati».