Per affidare l’incarico di direzione complessa ogni azienda pubblica dovrebbe provvedere ad indire un’ apposita procedura concorsuale, pertanto l’affidamento dell’incarico diretto in sostituzione deve necessariamente essere limitato nel tempo essendo finalizzato alla gestione del ruolo nel periodo dell’ espletamento della procedura concorsuale per la nomina del nuovo titolare. Il periodo massimo per cui è consentito […]
Per affidare l’incarico di direzione complessa ogni azienda pubblica dovrebbe provvedere ad indire un’ apposita procedura concorsuale, pertanto l’affidamento dell’incarico diretto in sostituzione deve necessariamente essere limitato nel tempo essendo finalizzato alla gestione del ruolo nel periodo dell’ espletamento della procedura concorsuale per la nomina del nuovo titolare.
Il periodo massimo per cui è consentito il ricorso al ruolo di facente funzione è quindi di 6 mesi, prorogabili fino ad un massimo di un anno, con conseguente riconoscimento dell’indennità dopo il terzo mese.
In alcuni precedenti giurisprudenziali, si è affermato che lo svolgimento in via continuativa delle funzioni di responsabile, seppur in sostituzione del precedente titolare, per un numero cospicuo di anni non possa ritenersi adeguatamente compensato con l’erogazione della sola indennità, atteso che la funzione risulta ricoperta non tanto per tamponare una temporanea vacanza ma, di fatto, per un periodo ingiustificatamente lungo – superiore alla stessa previsione normativa – con conseguente riconoscimento al sostituto delle differenze retributive relative al maggior ruolo ricoperto negli anni. In ogni caso, ciascuna situazione ha delle specifiche peculiarità e dunque è sempre consigliabile un’analisi del caso concreto da parte di un legale esperto.