Lavoro e Professioni 3 Settembre 2018 13:05

«Non fatevi spaventare dalle difficoltà», la lettera di Anaao Giovani agli aspiranti camici bianchi

«Noi ci siamo e ci saremo, in silenzio, senza proclami ma con azioni concrete per garantire la salvaguardia del ruolo del medico» così l’associazione giovanile del sindacato

Alla vigilia del test d’ingresso per il numero chiuso di medicina, Anaao Giovani scrive una lettera indirizzata a tutti i giovani che vogliono intraprendere la carriera medica.

“Cari aspiranti Colleghi,
con la prova di domani vi apprestate ad iniziare un percorso che vi porterà a realizzare un sogno forse coltivato sin da bambini: diventare medici. Una passione, per molti di voi un chiodo fisso, che vi sosterrà nei lunghi anni di formazione che vi attendono. Pensate che in Europa la durata media della formazione è di circa 8 anni, in Italia è di almeno 10.

Diventare medico. Chi di voi pensa che sia solo una professione, parte con il piede sbagliato. Essere medico è una missione dura, coinvolgente, totalizzante. E lo è ancor di più oggi in Italia, dove tutto sembra aver dimenticato l’importanza di questa professione. Vi aspettano momenti difficili. Vi scontrerete con chi vorrà da voi solo una conferma di diagnosi scovate su internet, vi scontrerete con chi, vittima del disagio sociale dominante, vi utilizzerà come valvola di sfogo; rischierete la vostra incolumità, passerete notti insonni, sui libri prima in corsia poi, e al termine di alcune giornate estenuanti, quando tornerete a casa esausti e con poche gratificazioni, prenderete coscienza di quanto potrebbe esser fatto per assicurare a tutti le giuste cure, e di quanto invece il nostro sistema sanitario sia votato alle diseguaglianze. Vedrete gente morire solo perché non ha avuto la fortuna di vivere in alcune regioni d’Italia.

E vi arrabbierete. Avrete crisi vocazionali, professionali e personali, sacrificherete il vostro tempo libero, ne sottrarrete alla famiglia, agli amici, ai figli, ma tutto sarà compensato dalla gratificante felicità di aver curato e guarito un paziente. E allora non fatevi spaventare dalle difficoltà, non fatevi condizionare dalla disorganizzazione che incontrerete, e soprattutto non restate in silenzio di fronte alle diseguaglianze.

Si, perché oggi il mondo della medicina in Italia è confuso, irreale, ma soprattutto non è equo. Infrastrutture universitarie fatiscenti, formazione post-laurea lacunosa, carenza di personale medico, in barba ad un diritto riconosciuto dalla Costituzione e sempre più spesso dimenticato. Vi accorgerete presto di tutto questo e vedrete per queste ragioni molti vostri colleghi lasciare il nostro Paese per raggiungere mete formative, professionali e di carriera in altri paesi d’Europa.

Vi starete chiedendo perché se la realtà è cosi chiara, nessuno faccia niente per cambiarla, perché la sanità, la salute delle persone non sia così imprescindibile per chi ci governa e perché nessuno si ribella. La nostra risposta è: noi ci siamo e ci saremo, in silenzio, senza proclami ma con azioni concrete per garantire la salvaguardia del ruolo del medico di ieri, di oggi e di domani.

Noi ci siamo per cambiare un sistema formativo che in Italia oggi non è performante e non assicura a tutti la possibilità di entrare nel sistema di cure. E lavoriamo affinché voi possiate trovare condizioni lavorative migliori perché avete il diritto di entrare nel mondo del lavoro una volta specializzati.

Lavoriamo perché la vostra formazione sia degna dei vostri sacrifici, perché la formazione sia svolta anche negli Ospedali e possiate imparare ‘facendo’. Lavoriamo perché possiate diventare i medici migliori d’Europa, ma anche perché, una volta laureati, restiate in Italia. Lavoriamo perché in Italia possano essere assicurate le cure migliori in ogni Regione, e perché migliaia di persone non siano costrette ad emigrare per curarsi. Lavoriamo perché voi possiate essere migliori di noi, come medici, ma anche come uomini.

Vi lasciamo con un grande in bocca al lupo, non senza una raccomandazione: non perdete mai di vista il vostro obiettivo, non lasciatevi sopraffare e demoralizzare dalla fatica. E quando vivrete i momenti più difficili, resistete, impegnatevi e soprattutto non credete a chi vi dice che non si può fare, che è complicato. Per voi, vi auguriamo futuri medici, tutto è possibile, perché oggi avete in mano la vostra vita, domani avrete in mano la nostra”.

 

Articoli correlati
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco
Pierpaolo Sileri, bilancio di un governo con il sottosegretario alla Salute uscente
Con il sottosegretario alla Salute del governo Draghi Pierpaolo Sileri analizziamo il governo Draghi, quello che verrà e le armi per risolvere la carenza di medici e professionisti sanitari che ancora permane
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...