In 60mila alla prova dell’8 settembre, il 4 c’è l’esame per le professioni sanitarieGuida di Sanità informazione per prepararsi al meglio e per rimediare agli errori
Per i giovani aspiranti medici italiani l’estate sta finendo o, forse, non è mai davvero iniziata. Si torna alle sudate carte dopo una breve parentesi di spensieratezza: dal rush finale dell’esame di maturità, infatti, il pensiero è passato subito ai difficili Test di Accesso alla facoltà di Medicina, l’ostacolo che separa gli aspiranti dottori dall’indossare finalmente quel tanto sognato camice bianco.
Un ostacolo che in 60.639 (il numero dei pre-iscritti) proveranno a superare, ma solo in 9.513 (il numero dei posti disponibili) ci riusciranno.
In tutte le sedi universitarie italiane l’appuntamento, fissato dal Miur, è per martedì 8 settembre alle ore 11.00 per le prove di accesso a Medicina, Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana, per mercoledì 16 settembre per Medicina e Chirurgia in lingua inglese, mentre venerdì 4 settembre è il giorno per i candidati alle Professioni sanitarie.
Ad ogni candidato a Medicina verrà fornito un plico contenente una scheda anagrafica, una scheda recante i quesiti, e un modulo su cui apporre le risposte. Dopodiché, la partita si giocherà in 100 minuti. Questo è infatti il tempo massimo che avranno a disposizione i candidati per rispondere ai 60 quesiti di cui si compone il Test. 60 quesiti che quest’anno saranno suddivisi in questo modo: 2 di Cultura Generale, 20 di Ragionamento Logico, 18 di Biologia, 12 di Chimica, 8 di Fisica e Matematica. Tutti i quesiti saranno a risposta multipla, e avranno 5 opzioni di risposta tra cui il candidato dovrà individuare quella esatta. Come ci si allena ai Test? In ogni libreria fioriscono i manuali e le pubblicazioni con simulazioni ed esercizi, oppure si può dare un’occhiata al sito studenti.it che mette a disposizione degli studenti le simulazioni delle prove e i quiz degli anni scorsi: un utile strumento per permettere ai candidati di esercitarsi online in attesa del test.
Vari i diktat del Ministero per quanto riguarda lo svolgimento della prova: i giovani studenti dovranno ricordarsi di portare con sé una penna nera, e di lasciare a casa cellulari, smartphone, palmari, tablet, pena l’annullamento della prova. Inoltre, solo una volta potranno concedersi un ripensamento: è infatti consentito correggere non più di una risposta.
Il test verrà poi valutato secondo questi criteri: 1,5 punti per ogni risposta esatta; meno 0,4 (-0,4) punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data, per un massimo punteggio ottenibile di 90 punti. Il Miur, tuttavia, ha fissato a 20 punti la soglia minima di sufficienza, necessaria per entrare in graduatoria. Finito il test, si tira il fiato fino al 22 settembre, data in cui il Miur pubblicherà i risultati, e poi di nuovo fino al 7 ottobre, quando saranno pubblicate le graduatorie ufficiali. In quelle settimane è probabile aspettarsi, come tutti gli anni, la denuncia di piccole e grandi irregolarità e situazioni giocate sul filo dei regolamenti. E a supporto degli aspiranti medici che si sentiranno danneggiati ci saranno i possibili ricorsi legali presentati da chi tutela i giovani camici bianchi. Da quel momento in poi, per più di novemila ragazzi ci sarà il vero fischio d’inizio; per tutti gli altri… appuntamento al prossimo giro.