Lavoro e Professioni 28 Febbraio 2014 15:06

Nuove competenze infermieristiche, una svolta piena di incognite

Si rischia una sovrapposizione di competenze. Palermo (Anaao Assomed): “Si all’accordo, ma con limiti precisi”.

Nuove competenze infermieristiche, una svolta piena di incognite

Giro di vite per le nuove competenze infermieristiche, grazie alla Federazione Nazionale degli OMCeO che prende in mano le redini del gioco. Il presidente FnOMCeO, il senatore Amedeo Bianco, ha infatti convocato tutti i sindacati dell’Ordine per imprimere un’accelerata all’iter legislativo della bozza di accordo, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, che definisce le competenze del personale medico e infermieristico.

Nella fattispecie,  il documento contiene indicazioni specifiche sulle mansioni, tradizionalmente appannaggio del personale medico, che da oggi in poi potranno essere svolte anche dagli infermieri. I parametri da cui prende le mosse ed insieme gli obiettivi a cui mira sono il miglioramento della presa in carico del paziente, la continuità assistenziale tra struttura e territorio, la gestione dei bisogni assistenziali, sanitari e socio-sanitari delle persone, delle famiglie e della comunità assistita.

Secondo Carlo Palermo, coordinatore dei segretari regionali Anaao Assomed, la scelta della Stato-Regioni per l’evoluzione della professione infermieristica è discutibile dal punto di vista giuridico. “Nessuno vuole negare la crescita ai colleghi – spiega Palermo – purché questa avvenga in un percorso chiaro e definito, che ribadisca l’autonomia del medico su diagnosi e terapie come sancito dalla Corte Costituzionale”. L’ambito che desta maggiore preoccupazione è proprio quello della responsabilità. Una sovrapposizione di competenze, infatti, comporterebbe un accavallamento delle mansioni de facto, senza però trovare riscontro sotto il profilo giuridico, dal momento che responsabile, di fronte alla legge, rimane comunque chi guida il reparto, e quindi un medico.

E intanto, un sondaggio Ipasvi rivela come la categoria infermieristica sia stressata “dal mancato riconoscimento professionale  oltre che dal carico di lavoro e dalla situazione di precarietà, mentre uno dei fattori che crea meno problemi è proprio il rapporto e l’interazione con gli assistiti”.  In questo scenario è nata l’associazione Infermieri 2.0, che risponde all’esigenza di monitorare i nuovi bisogni della professione e trovare per essa le soluzioni migliori, più specifiche ed innovative, alle condizioni più vantaggiose. La  crescente attenzione da parte del legislatore per lo sviluppo della professione di infermiere e le implementazioni  sulla formazione – che dovrà essere più mirata e specializzata – si accompagnano necessariamente ad una esigenza  di riconoscimento, morale ma anche economico, dei maggiori oneri e del più elevato profilo professionale ormai richiesti per esercitare.

Articoli correlati
Report Fp Cgil: esplosione contratti di lavoro pirata nel settore socio assistenziale
Lo denuncia la Fp Cgil che ha inviato al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, una precisa proposta: «Legare l’attuazione del Pnrr relativamente ai capitoli del welfare, e l’accesso ai fondi da parte delle imprese, al rispetto dei contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative»
Tecnici Laboratorio, Stanziale: «Tra fase uno e due non c’è stata riorganizzazione dei servizi. Servono risorse certe»
Il Presidente della Commissione d’Albo nazionale dei TSLB chiede una interlocuzione con il ministero sulla riforma della Medicina territoriale. Poi rilancia l’idea delle “competenze professionali esperte”: «È importante che ci siano comunque delle competenze distintive tra i professionisti e che la loro autonomia e responsabilità sia tesa a un miglioramento continuo indirizzato al paziente»
Anaao diffida le aziende: «Illegittimo l’impiego di personale privo di competenze specialistiche presso reparti covid»
L’Anaao Assomed ha diffidato le Aziende sanitarie «dall’impiegare dirigenti medici e sanitari privi delle necessarie competenze specialistiche presso reparti non omogenei al profilo di appartenenza»
Professioni sanitarie, Commissione Codice Etico al lavoro su multiprofessione, competenza, privacy ed equità. Presto nuova consultazione
Il gruppo di lavoro coordinato dall’avvocato Laila Perciballi si è confrontato anche con le tematiche derivate dalla pandemia, come l’accesso delle persone alle cure in condizioni di risorse sanitarie limitate: «Problema di grande complessità, che richiede di considerare e di contemperare principi diversi. Fondamentale centralità della persona»
Professioni sanitarie, Conferenza Regioni approva documento sul riconoscimento delle competenze avanzate
Gli infermieri: «Un passo avanti importante con qualche ombra, che andrà ben declinato a livello locale». E i medici chiedono di poter contribuire
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...