GUARDA IL VIDEO | I professionisti sanitari del sindacato raccontano ai nostri microfoni quali sono le attività che non gli competono ma che devono eseguire a causa della carenza di personale di supporto in tutta Italia: «Così viene erosa la qualità dell’assistenza infermieristica e messa a rischio la salute dei cittadini»
Accompagnare i pazienti che devono fare esami diagnostici, trasportare campioni biologici, andare a ritirare referti, occuparsi dell’igiene delle persone ricoverate, rifare i letti. Sono solo alcuni degli esempi tratti dalle testimonianze che abbiamo raccolto a margine dell’Assemblea nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, che ha lanciato la campagna #Noaldemansionamento.
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«Se dobbiamo impiegare il nostro tempo in attività che non ci competono, siamo costretti a rimandare o a ritardare l’assistenza infermieristica che abbiamo il dovere di offrire ai pazienti», ripetono in molti. Sono voci che vengono da tutta Italia, dalle regioni più virtuose come la Lombardia a quelle più in difficoltà come la Campania. I loro racconti hanno accenti diversi ma un filo conduttore comune. La carenza di personale di supporto, che dovrebbe svolgere queste mansioni, è infatti endemica in tutta la Penisola, ma gli infermieri hanno deciso di dire basta e di rifiutarsi di svolgere quelle attività che non gli competono.
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