«Quel che oggi serve al medico – continua Mazzacane – è tornare ad essere un organizzatore del sistema sanitario e non può più essere considerato un ‘manovale’ della medicina».
«L’innovazione tecnica procede molto velocemente. Per questo necessita di un aggiornamento continuo. Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando tanti ambiti della medicina e questo ha, da un lato, fatto felice il medico oculista, dall’altro lo ha però messo in difficoltà». Così Danilo Mazzacane, Segretario di Goal (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi), sui progressi sempre più corposi e rapidi nel settore sanitario, nello specifico in quello oftalmologico. Anche in questo campo risulta dunque fondamentale l’aggiornamento professionale per stare al passo con le costanti novità tecnologiche e le ultime scoperte scientifiche.
«Oltre a queste innovazioni – spiega Mazzacane – è cambiato anche il rapporto tra il medico e il paziente, che ora viene visto principalmente come persona. È quindi necessario prendersi cura di lui ancora di più, curando la persona con le malattie e non soltanto la malattia che affligge la persona».
«Quel che oggi serve al medico – continua Mazzacane – è tornare ad essere un organizzatore del sistema sanitario con buon senso, utilizzando bene sia la comunicazione con il paziente che il tempo di cura, sia gli strumenti innovativi, impegnandosi di più nell’aggiornamento professionale. Il medico, però, non può più essere considerato, perdonatemi il termine brutale, un ‘manovale’ della medicina».