Intervista al prof. Dario Chiriacò, responsabile della Commissione Medicine non Convenzionali FNOMCeO
Le terapie non convenzionali si fanno largo nell’ambito della sanità: un numero sempre crescente di pazienti, infatti, ne fa uso ormai da tempo con evidenti benefici, e ciò ha spinto anche le Istituzioni a legiferare sul tema. Tuttavia, per far sì che questa branca trovi ufficialmente posto accanto alla medicina tradizionale, bisogna investire sulla formazione.
Ne abbiamo parlato con il professor Dario Chiriacò, responsabile della commissione nazionale delle medicine non convenzionali per la FNOMCeO, nonchè presidente della Federazione degli Ordini dei Medici del Lazio e presidente dell’OMCeO di Rieti.
Queste medicine, tra cui l’Omeopatia, continuano ad avere sempre più importanza e si avvicinano alla medicina convenzionale.
Sì, e i fatti recenti lo confermano. Il Ministero ha fatto seguito alla normativa del 7 febbraio 2013 emanando finalmente delle norme applicative, cui tutte le Regioni dovranno uniformarsi. Il 90% degli Ordini ha già istituito gli appositi albi a livello provinciale, ma il rimanente 10% degli Ordini dovrà adeguarsi al più presto: non si tratta più di assolvere ad una normativa FNOMCeO, ma del Ministero. Andranno inoltre istituite delle commissioni regionali con il compito di controllare, verificare e accreditare i corsi e le scuole, per consentire a tutti i medici, veterinari e farmacisti di applicare non solo l’omeopatia ma anche le altre medicine non convenzionali, come l’agopuntura.
La formazione, infatti, è un aspetto fondamentale in questo senso, di cui lei si è reso protagonista…
E’ importantissimo che le scuole siano adeguate allo scopo. Dal 18 ottobre è partito a Roma il corso che ho fondato 13 anni fa e di cui sono docente, presso la scuola COII (Centro Omeopatico Italiano Ippocrate). E’ un corso che unisce l’aspetto omeopatico alla medicina ufficiale: non più quindi “teoria dell’omeopatia”, ma vera e propria omeopatia clinica applicata alle patologie autoimmuni, croniche e degenerative in un’ottica esclusivamente medica. Saranno le medicine del futuro e come tali vanno gestite nel migliore dei modi. Vede, la medicina è una e unica, ma per realizzarsi può avvalersi di varie metodiche. E’ per questo che medicina omeopatica e allopatica devono integrarsi. In questi 13 anni abbiamo diplomato centinaia di allievi, ed è con grande soddisfazione che li vedo proiettati in grandi realtà e in Regioni dove i medici in possesso di questi attestati vengono accolti a braccia aperte.