Le vittime sono due infermieri, una guardia medica e un chirurgo in servizio al Pronto Soccorso. «C’è rabbia e timore per non poter svolgere il lavoro in tranquillità. Non abbiamo nessuna tutela sotto il profilo della sicurezza» ha dichiarato la dottoressa aggredita a Siracusa
Nuovo weekend di aggressioni ai danni di medici e operatori sanitari. Tre le violenze registrate negli ultimi due giorni in diverse città italiane del Centro e del Sud Italia.
La prima è avvenuta a Roma, nel pomeriggio di sabato 18 gennaio. Due infermieri sono stati malmenati da un paziente del pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni Addolorata. L’uomo, 37 anni, era stato trasportato dal servizio 118 per disturbi del comportamento riconducibili all’uso di sostanze da abuso e che risultava avrebbero determinato un tentato defenestramento (evento ancora da verificare). In attesa di essere visitato, il paziente ha aggredito con un pugno sul braccio un infermiere e spinto contro il muro un’infermiera. I due operatori sanitari hanno riportato rispettivamente un’ecchimosi al braccio e un trauma distrattivo del collo e contusione spalla/testa. L’individuo si è successivamente impossessato di un coltello da cucina sottratto dall’area ristoro del personale e ha cominciato a minacciare gli antistanti. L’aggressione si è conclusa con l’intervento delle guardie giurate del servizio interno del Pronto Soccorso che lo hanno disarmato e contenuto fino all’arrivo dei carabinieri.
Sempre nella giornata di sabato a Siracusa la vittima è stata una guardia medica. La dottoressa, 35 anni, in servizio nell’ospedale Muscatello di Augusta è a casa con un occhio nero e un’abrasione corneale per i pugni al volto e diversi ematomi per i calci ricevuti da una paziente. La donna è andata in escandescenza dopo essersi vista rifiutare dalla dottoressa l’esenzione al pagamento della terapia, in assenza dei documenti che la certificavano. «C’è rabbia e timore per non poter svolgere il lavoro in tranquillità. Non abbiamo nessuna tutela sotto il profilo della sicurezza» ha dichiarato la dottoressa di Augusta. Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha espresso “indignazione” per l’aggressione subita da una guardia medica di Augusta, nel Siracusano. «Confido nell’operato dell’autorità giudiziaria, e ci costituiremo parte civile affinché atti così vili e vergognosi, siano puniti con condanne esemplari».
Ancora, a Napoli un medico è stato aggredito mentre era in servizio al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Come riportato dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, anche questa volta l’aggressore è stato un paziente in attesa di essere visitato. L’uomo, in barella con tavola spinale e collare, si è alzato e ha letteralmente gettato la scrivania addosso al chirurgo in turno. Secondo le segnalazioni raccolte dall’associazione, si tratta della tredicesima aggressione registrata nella regione Campania dall’inizio dell’anno.
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