Dai lavori della Commissione XII Affari Sociali della Camera del 31 maggio appare chiara la volontà di revisione della normativa in materia dell’operatore socio sanitario, ponendo tre mozioni che impegnano il Governo ad intervenire su diversi punti, tra i quali aprire un tavolo tecnico di confronto tra Ministero e Regioni, con tutti gli attori professionali e sindacali
Qualche settimana fa, la Federazione M.I.G.E.P. Federazione nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, aveva scritto al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere di rendere ufficiale la Giornata nazionale dell’operatore socio sanitario, ovvero il 29 maggio. «Giornata – avevano spiegato i rappresentanti della Federazione – ricordata anche da molte organizzazioni sindacali, da aziende ospedaliere sia pubbliche che private, da Rsa, da testate infermieristiche e da molti TGR regionali, per ringraziare questi operatori che ogni giorno si prendono cura dei cittadini fragili». Oggi, non avendo ottenuto alcuna risposta, la categoria professionale scrive una nuova lettera al Ministro.
Perché è stato scelto il 29 maggio come la giornata dell’oss? «Il 29 maggio, la Giornata nazionale dell’Operatore Socio Sanitario è iniziata 22 anni fa, ma ufficialmente viene celebrata in tutta Italia di ogni anno da ben 12 anni, al fine di valorizzare l’operato dell’operatore socio sanitario così indispensabile e prezioso nella presa in cura della persona. Maggio data di nascita della Florence Nightingale, simbolo dell’assistenza alla persona, il 29 maggio sarà l’anno Nazionale per ricordare e restare nella storia, perché questi operatori hanno combattuto in prima linea a costo della loro vita, perdendo tanti colleghi nel silenzio – si legge nella lettera firmata da Eleonora Teresa Orlando -. Ci siamo chiesti, data la diversità di gestione della nostra figura a livello nazionale, se abbia una reale immagine di cosa rappresentiamo, e se il ruolo che ha ricoperto fino a prima della nomina a Ministro e idem post nomina le abbia permesso di volgere uno sguardo verso questa professione».
Così come emerso dai lavori della Commissione XII Affari Sociali della Camera del 31 maggio appare chiara la volontà di revisione della normativa in materia dell’operatore socio sanitario, ponendo tre mozioni che impegnano il Governo ad intervenire su diversi punti, tra i quali aprire un tavolo tecnico di confronto tra Ministero e Regioni, con tutti gli attori professionali e sindacali. «E non possiamo che essere lieti nell’accogliere che le nostre proposte siano state accolte, nonché favorevoli nell’apprendere che vi è l’intenzione di revisione dello stesso nella sua totalità», sottolineano gli oss, cogliendo l’occasione per ricordare al Ministro che sono state presentate due proposte di legge oltre ai due provvedimenti presentati dal Ministero della Salute e dalla Conferenza Stato Regioni, che indicano una revisione del profilo attuale dell’Operatore socio sanitario e istituiscono una nuova figura professionale.
Pur consapevoli che i tempi non saranno brevi i professionisti di categoria si rendono disponibili a partecipare al tavolo tecnico in qualità di Federazione Nazionale OSS maggiormente rappresentativa, «che – aggiungono – costituisce un punto di riferimento nell’esercizio quotidiano dell’attività professionale di molte professioni, e storicamente attiva da 22 anni e impegnata a livello Nazionale e Regionale di categoria, per collaborare e contribuire come già avvenuto tra il 2010 e 2012 con il tavolo tecnico Ministero-Regioni sul ruolo, funzioni, formazione e fabbisogno dell’operatore socio sanitario, promotori dell’area socio sanitaria e del ruolo socio sanitario dell’oss, soprattutto perché si è arrivati a questi risultati, grazie al lavoro svolto dalla Federazione MIGEP». La Federazione Migep (Stati Generali) conclude ribadendo a propria apertura ad ogni forma di dialogo costruttivo finalizzate alla tutela ed interesse della categoria che rappresentiamo.
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