Lavoro e Professioni 11 Ottobre 2016 15:58

Otorino laringoiatria – il “baloon” che piace ad hollywood e ai campioni della serie A

Le nuove tecniche mininvasive dell’otorino-laringoiatria non solo minimizzano i traumi, ma migliorano anche la qualità delle prestazioni lavorative. Un nuovo corso ECM, curato dal dottor Lino Di Rienzo Businco, spiega tutti gli elementi necessari per formare nuovi medici specialisti del settore

Rivoluzione delle tecniche, informazione e formazione. Questi gli ingredienti dell’otorino-laringoiatria raccontati dal professor Di Rienzo. Le nuove tecniche mininvasive permettono un approccio più efficace ma ad impatto ridotto. A beneficiarne sono tutti i pazienti, indistintamente adulti e bambini, e, nel caso specifico, anche attori e sportivi, che vedono in questa rivoluzione tecnologica anche un miglioramento delle proprie prestazioni, quindi una migliore qualità di carriera. Su questo aspetto è stato creato un corso ECM che si propone di informare i pazienti dell’esistenza delle tecniche, ma anche formare nuovi medici specialisti del settore per saper utilizzare e saper diagnosticare in maniera precoce le malattie. Abbiamo intervistato il dottor Lino Di Rienzo Businco, responsabile scientifico del corso.

«La nostra volontà è informare i pazienti dell’esistenza di queste tecniche mininvasive che hanno rivoluzionato l’approccio a tante malattie apparentemente banali, ma molto comuni e ad alto impatto epidemiologico come il raffreddore, le riniti allergiche, le malattie delle adenoidi, i mal di gola, le tonsilliti che apparentemente erano patologie scollegate, trattate con i vecchi criteri, in maniera isolata e tante volte anche operate in maniera troppo aggressiva. Oggi, viceversa, con un approccio moderno, una filosofia onnicomprensiva, olistica, quasi globale, abbiamo capito come minimizzare il trauma su ognuna di queste sotto-sedi».

Si passa, quindi, da un approccio di chirurgia classica, con tagli e asportazioni delle parti, ad una tecnologia cosiddetta di soft surgery, cioè stent e balloon che introdotti con delle sonde sostanzialmente riducono al minimo la chirurgia.

«Esattamente. Il vero cardine della rivoluzione è rappresentato dalle tecniche endoscopiche, per cui con minuscole telecamere siamo in grado di esplorare ogni singolo recesso anche nei pazienti bambini, dilatando gli spazi, sgonfiando le mucose ipertrofiche, riducendole, smussandole, rimodellandole senza tagliarle o bruciarle. Il paziente è in grado di tornare alle sue normali attività, sia adulto che bambino, entro le 24 ore dalla procedura chirurgica mininvasiva».

Un esempio famoso, soprattutto per i bambini, è quello delle tonsille. Adesso con queste tecniche non si asportano più.

«Oggi abbiamo la possibilità con le radiofrequenze di 3° generazione di rimodellare la superficie e rimuovere esclusivamente la parte malata. Un po’ come una mela rovinata in una sua piccola porzione, noi siamo in grado di ripulirla ma salvaguardando la mela che può essere ancora utilizzata e mangiata, in quanto ancora buona».

Come valuta le informazioni che sono state diffuse negli ultimi mesi, la scadenza del triennio che cade il 31 dicembre di questo anno e il fatto che ancora pochi dei suoi colleghi sono in regola con i crediti ECM?

«È un problema molto grande quello delle ECM e che è stato affrontato negli anni passati in modo un po’ troppo superficiale. Credo siano necessari incentivi perché noi medici siamo sempre più alla ricerca di occasioni di formazione veramente pregnanti e utili perché il tempo resta sempre la risorsa principale, ed è sempre poco. Per cui, se investiamo del tempo e delle risorse economiche per formarci deve essere una formazione di qualità e che ci lasci arricchiti, e quindi la qualità paga in questo momento di crisi e le scelte devono sempre essere molto ponderate. Bisogna rivolgersi a strutture e organismi di formazione qualificati, altrimenti si rischia non solo di non andare avanti ma addirittura di andare indietro».

Noi sappiamo che tra i suoi pazienti figurano attori di Hollywood, giornalisti, politici di primo piano e sportivi di grandissima caratura italiana e internazionale. Anche nel loro caso un approccio di questo tipo all’apparato respiratorio sarebbe più utile e migliorerebbe le loro prestazioni.

«Al di là dell’impatto mediatico ogni paziente è uguale all’altro. Cosa differenzia l’attore di grido, lo sportivo di serie A o l’oratore professionista è il fatto che sono molto attenti alla minima sfumatura della loro performance respiratoria e sanno molto bene quanta influenza ha una corretta respirazione nasale nell’emissione della voce, nel timbro vocale, nella maschera, nel caso degli attori piuttosto che per le prestazioni di un calciatore di serie A o di una medaglia d’oro ai giochi olimpici. Loro sono la prova provata che è possibile incrementare le prestazioni e le qualità professionali se l’intervento viene posto in maniera corretta. Sono tante le prestazioni che vengono influenzate in maniera positiva da questi approcci, a patto che si rispetti la funzione e che si resti aggiornati e si usino tecniche all’avanguardia, che dilatano gli spazi e ricostruiscano la normalità, una normalità personale del paziente».

Articoli correlati
Dalla riforma dell’AIFA all’innovazione in sanità, le sfide dell’Healthcare
Si è svolto oggi a Roma il convegno promosso dalla Fondazione Mesit, «La sfida Healthcare. Innovazione e attrattività del settore per la competitività in Europa»
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...