Sono un odontoiatra con un mio studio professionale in provincia di Benevento. Ho stipulato da molti anni una polizza di responsabilità professionale con una importante compagnia italiana. In tutti questi anni, nonostante non abbia mai denunciato alcun sinistro, la polizza mi è stata modificata almeno tre volte con un premio di assicurazione sempre più elevato. […]
Sono un odontoiatra con un mio studio professionale in provincia di Benevento. Ho stipulato da molti anni una polizza di responsabilità professionale con una importante compagnia italiana. In tutti questi anni, nonostante non abbia mai denunciato alcun sinistro, la polizza mi è stata modificata almeno tre volte con un premio di assicurazione sempre più elevato. A fronte di questa mia costante disponibilità, la prima situazione di necessità ha mostrato tutta la debolezza della polizza e la scarsa affidabilità del mio assicuratore. Si è verificata una perdita d’acqua da uno degli impianti sanitari dello studio; questa perdita ha provocato danni abbastanza importanti all’appartamento sottostante. La mia compagnia di assicurazione ha risposto alla mia denuncia informandomi che «la polizza non prevede questa tipologia di danni, in quanto questi esulano dalla responsabilità professionale» e che quindi non assumeva la gestione del sinistro. Io sono rimasto veramente sorpreso per la risposta della compagnia. Pensavo di essere assicurato in maniera completa per la mia attività professionale ed in verità ancora lo ritengo. Chiedo dunque la sua opinione: il fatto accaduto rientra o meno nella mia attività, e quindi nella responsabilità professionale?
Una risposta specifica sul caso dipende dalla verifica della sua polizza di assicurazione. In via generale posso precisare che di norma la polizza di responsabilità professionale si limita a garantire gli effetti dannosi della personale negligenza, imperizia o imprudenza del professionista assicurato. Quindi tutto il resto dovrebbe esulare dalla copertura; In particolare l’area di rischio che riguarda la “conduzione dello studio”. Condivido la sua opinione circa la scarsa attenzione che il suo assicuratore ha riservato alla sua polizza ed alla analisi del suo profilo di rischio. Nel suo caso ben altre e più importanti possono essere le lacune della sua polizza. Per esempio quelle riguardanti i danni provocati dai suoi collaboratori di studio e quelli da questi subiti durante l’attività lavorativa. Debbo anche precisare che, mentre la gran parte delle compagnie esclude nelle polizze tutti i rischi non direttamente professionali, vi sono invece compagnie di assicurazione che autonomamente prevedono per i liberi professionisti l’estensione ai rischi della conduzione del loro studio professionale. Suggerisco quindi a Lei di revisionare al più presto la sua polizza adeguandola alle sue effettive esigenze ed ai suoi colleghi di utilizzare un consulente professionale che, tramite una intervista mirata sul profilo della attività del medico, sia capace di individuare l’effettiva specifica necessità di copertura assicurativa.