Cresce l’esigenza di introdurre le sanzioni non previste dalla legge e le nuove tecnologie offrono già soluzioni per superare le criticità
Costi elevati, collegamenti macchinosi e operatività complicata. Sono questi gli alibi con cui si giustifica l’abbondante metà di professionisti – compresi i medici – che ancora non si sono adeguati all’obbligo di accettare pagamenti attraverso Pos.
La legge, entrata in vigore il 30 giugno, fatica palesemente a trovare applicazione nonostante sia nata – attraverso una gestazione, come si ricorderà, lunga e complicata – con il fine di combattere l’evasione fiscale. Questione di primaria importanza anche per il Governo, che ha chiamato i cittadini a contribuire attivamente alla lotta al sommerso. Sempre dalle Istituzioni è arrivata anche un’apertura ad imprese e professionisti con la volontà di ritoccare la norma, recependo le difficoltà della categoria rappresentate da Confcommercio e Cna nelle recenti audizioni.
Le criticità evidenziate, che stanno generando confusione ed incertezza, non sembrano però insormontabili, tenendo in considerazione i progressi della tecnologia e le tante opportunità presenti sul mercato. È necessario, però, innanzitutto un cambio di mentalità; ma l’Italia – adeguandosi con colpevole ritardo a far circolare la moneta elettronica – ha rallentato un processo che nel resto del continente è stato ormai metabolizzato. In seconda battuta, a questo punto, appare evidente che l’introduzione di sanzioni, al momento non previste, darebbero un colpo di acceleratore decisivo.
Un sistema di contrasto ai pagamenti in nero non può certo arenarsi davanti ad una connessione lenta o la lettura problematica di una carta, solo per citare le scuse più frequenti accampate dai professionisti. Si può discutere sulle commissioni delle banche, ma non mancano le alternative. Ci eravamo occupati ad esempio di DoctorPay, un servizio mobile che attraverso un’applicazione, consente di ricevere pagamenti senza costi di attivazione, senza canone e potendo disporre gratuitamente anche del dispositivo. Una soluzione nata attraverso i consigli di oltre 50mila medici e dunque tarata sulle reali esigenze della categoria.
Per ulteriori informazioni è disponibile il numero verde 800.088.211 e il sito www.doctorpay.it .