Le 571 strutture dispongono di circa 62mila posti letto, di cui 56mila accreditati. Con una forza lavoro di oltre 72mila unità erogano prestazioni a più di 900mila degenti, per oltre 8 milioni di giornate di degenza e 31,8 milioni di prestazioni ambulatoriali. Il valore della produzione di tutte le strutture associate Aiop supera gli 8,8 miliardi di euro
È stato presentato, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, il 2° Bilancio Sociale Aggregato delle strutture ospedaliere associate Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), che ha coinvolto 326 strutture ed è stato curato da BDO Italia – Sustainable Innovation. Obiettivo: valorizzare l’importanza del contributo al SSN da parte della componente di diritto privato, con particolare attenzione agli esiti della sua attività sotto i profili economico, sociale e ambientale.
Il risultato è una “fotografia” della capacità delle aziende di essere centri di benefici sociali ed è, al contempo, una “descrizione” dell’apporto fornito dalle strutture di diritto privato del Ssn nel contrasto alla pandemia Covid-19, anche in termini di riduzione o sospensione dell’attività di ricovero e ambulatoriale, nei primi 6 mesi del 2020.
L’Aiop dispone di 571 strutture associate, per circa 62mila posti letto di cui 56mila accreditati. L’89% delle strutture associate partecipanti al Bilancio sociale sono accreditate con il SSN, e ciò si traduce in una percentuale di circa 90% di posti letto accreditati. Vengono erogate prestazioni a più di 900.000 degenti, per oltre 8 milioni di giornate di degenza e 31,8 milioni di prestazioni ambulatoriali, che non riguardano utenti già ricoverati (di cui il 72% per conto del SSN). In generale, viene fornito circa il 14% del totale delle giornate di degenza, utilizzando solo il 6,8% della spesa ospedaliera pubblica complessiva.
Il valore dell’ospedalità privata emerge anche dal lavoro che Aiop svolge, attraverso le relazioni istituzionali, per: sbloccare i tetti di spesa al fine di aumentare i posti di terapia intensiva; supportare il Ministero della Salute nella definizione di tariffe e Funzione Covid e nella elaborazione di un piano per la riduzione delle liste di attesa; richiedere l’aumento dell’acconto di budget dal 70 al 90% a titolo di ristoro, a fronte della sospensione dell’attività sanitaria, a causa della Pandemia.
È stato elaborato anche un dossier normativo Covid-19, una banca dati a disposizione di tutti gli associati allo scopo di raccogliere le evidenze normative emerse, sia a livello centrale che regionale.
Le strutture sanitarie, in aggregato, sostengono circa 2,7 miliardi di euro come costi del personale. Per quanto riguarda le dotazioni patrimoniali, il valore è superiore a 4,3 miliardi di euro per le immobilizzazioni materiali, mentre è di 651 milioni di euro per quelle immateriali.
Gli ospedali privati continuano a investire nel miglioramento di strutture, attrezzature e tecnologia, con costi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie pari, per le strutture di questo campione, a oltre 129 milioni di euro e per gli investimenti strutturali con 210 milioni di euro.
L’indotto economico diretto generato grazie agli acquisti presso i fornitori rappresenta il 57% del valore della produzione (5,1 miliardi di euro) come somma dei costi per l’acquisto di beni e servizi, materie prime e di consumo, godimento beni terzi. Significativi i contatti che l’ospedalità privata ha con le aziende fornitrici, circa 61mila, la maggior parte delle quali sono fornitrici locali. Presso le strutture degli associati Aiop, aderenti al Bilancio Sociale, nel 2019 hanno inoltre operato circa 1.900 imprese esterne per la gestione in appalto/outsourcing di servizi di manutenzioni, lavanderia, mensa, security.
Come emerge dal 2° Bilancio sociale, la forza lavoro di Aiop, a livello nazionale, è di oltre 72mila unità: 12mila sono medici, 28mila infermieri e tecnici e 32mila sono operatori di supporto. Il 69% di tutti i dipendenti è di genere femminile, il 77% è assunto a tempo indeterminato. Uno storico risultato è stata la sottoscrizione del contratto del personale non medico della sanità privata.
L’impegno verso il capitale umano è testimoniato anche dagli investimenti nei giovani professionisti della sanità: sono stati oltre 3.700 i rapporti avviati di stage e tirocinio dalle strutture aderenti a questa rilevazione.
Il personale segue programmi di formazione e aggiornamento professionale e le strutture aderenti a questo Bilancio hanno fornito 472.000 ore complessive di formazione per 491.000 crediti ECM maturati. Sono state offerte, inoltre, delle borse di studio per un percorso di alta formazione medica in collaborazione con il MIUR. Tra le altre iniziative, Aiop partecipa al tavolo ministeriale per l’individuazione di criteri e regole per l’iscrizione dei professionisti agli elenchi speciali, che interessa circa 20.000 figure.
Gli ospedali privati sono caratterizzati da un basso effetto ambientale diretto, un ridottissimo inquinamento acustico, un limitato impatto dovuto ai trasporti. Le strutture sono luoghi “antidegrado” per la loro qualità architettonica (le strutture del campione hanno una superficie complessiva di oltre 4,1 milioni di mq) e per le superfici a spazi verdi che contribuiscono a valorizzare il paesaggio e il territorio (un piccolo polmone verde con 920 mila mq di superficie a spazi verdi). Sono molteplici, infine, le collaborazioni con le organizzazioni che operano in ambito scolastico, sportivo e culturale, oltre a quelle di solidarietà e volontariato.
La Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha inviato un messaggio istituzionale: «Promuovere una riflessione sul ruolo che la sanità privata offre al Sistema Sanitario Nazionale è essenziale al fine di valorizzare al massimo i punti di forza del nostro modello integrato di assistenza sanitaria, che trova nella collaborazione tra pubblico e privato la chiave di volta per garantire l’universalità delle cure».
Per Barbara Cittadini, Presidente Aiop: «Il 2° Bilancio sociale aggregato è stato promosso nella piena consapevolezza che le nostre strutture associate, oltre a garantire prestazioni e servizi sanitari, producono un considerevole indotto non solo di ordine economico e occupazionale ma, anche, culturale, ambientale e sociale. Lo studio evidenzia gli effetti economico-sociali sia delle attività dirette che di quelle indotte, restituendo un quadro d’insieme della capacità delle aziende Aiop di essere, oltre che centri di produzione di ricchezza, anche realtà in grado di creare benefici estesi per il territorio costruendo un valore condiviso tra imprese e comunità nelle quali svolgono la propria attività. Grande evidenza nella ricerca è stata posta, anche, al sostegno assicurato, con grande senso di responsabilità, ai Servizi sanitari regionali in termini di disponibilità di posti letto Covid-19 per la terapia intensiva e per la fase acuta, oltre che al supporto fornito per la continuità assistenziale dei pazienti ordinari».
Secondo il Sen. Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute: «La sanità privata ha dato un contributo importante al Paese in questa fase di pandemia da Covid-19. Il Governo sta lavorando alla revisione del DM 70, per affrontare la debolezza del servizio sul territorio e la carenza di posti letto. Sono fiducioso che il Governo centrale e le periferie possano procedere insieme, tranne che nella prevenzione che deve essere nazionale, con un ruolo più significativo del Ministero della Salute. Sarà poi importante la gestione dal punto di vista sanitario dei pazienti rimasti indietro nelle cure e poter procedere al recupero delle prestazioni non erogate».
Per il Sen. Gilberto Pichetto Fratin, Vice Ministro dello Sviluppo Economico: «Serve un salto di qualità in una prospettiva di integrazione tra i sistemi pubblico e privato della sanità. La sfida è utilizzare al meglio le risorse del Recovery Plan, investendo in tecnologia, formazione, organizzazione, per valutare le nuove proposte di modelli operativi per un Sistema Italia che affronti il deficit della politica territoriale. Il pubblico deve mantenere il controllo dell’indirizzo e deve esserci anche uno spazio negli investimenti e nella ricerca nell’ospedalità».
«Sulla nostra sanità, così come sulla società, impatta pesantemente il mutamento della condizione sociale del nostro Paese, caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione e dal manifestarsi di una crisi economico-sociale acuita dalla pandemia. In questo contesto è fondamentale il ruolo della componente privata del Servizio Sanitario Nazionale e la sua capacità di coabitare sinergicamente con la parte pubblica, come è avvenuto in questi mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria». Spiega il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Sen. Tiziana Nisini.
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