Arrivato quasi alla conclusione l’iter della Legge 3 del 2018 che ha creato la Federazione delle 19 professioni sanitarie, Il CONAPS si dà una nuova mission. Il presidente Antonio Bortone: «Molte professioni sono già pronte per cambiare la fase ordinamentale, il perimetro delle competenze, assumere ruoli verticistici che a volte anche nel recente passato erano considerati inaccessibili»
Una nuova vita per il CONAPS, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Professioni Sanitarie. Conclusa la battaglia ultradecennale per arrivare alla creazione di un Ordine delle professioni sanitarie, il Presidente Antonio Bortone ha annunciato che l’associazione si trasformerà in una Fondazione che si occuperà di formazione e management dei rappresentanti professionali.
«La Fondazione avrà come obiettivo la formazione sulla metodologia di lavoro, sulle esperienze e sulle evoluzioni giuridiche – spiega a Sanità Informazione lo stesso Bortone -. È una nuova missione del CONAPS sempre al servizio degli attuali soggetti istituzionali come la Federazione, le Commissioni d’Albo nazionali e quelle territoriali».
Bortone, che nel frattempo è stato eletto componente della Commissione d’Albo nazionale dei Fisioterapisti, ricorda i momenti più difficili del lungo percorso che ha portato alla legge 3 del 2018 che ha istituito l’Ordine:
«Il momento più difficile è sempre stato quello di ripartire dopo una sconfitta, dopo un’incompiuta. Il Parlamento è arrivato un paio di volte sul punto di approvare un disegno di legge che avrebbe dovuto dare parità ed equità di status giuridico alle professioni non ordinate. Cito questi due appuntamenti clou: la legge 43 del 2006, il disegno di legge 1142 (XVI Legislatura, ndr) che sembrava fosse il vero approdo all’Ordine. Abbiamo dovuto lottare, tutte le volte siamo ripartiti, abbiamo organizzato azioni politiche e alla fine ce l’abbiamo fatta. Questa è una vittoria voluta fortemente dal CONAPS perché fondamentalmente le nostre associazioni avrebbero potute essere tranquillamente derubricate dall’operazione delle 19 professioni».
Il CONAPS ha avuto il merito di unificare le istanze di 27 associazioni in rappresentanza di 19 professioni sanitarie, poi confluite nella Federazione TSRM e PSTRP. Sicuramente un successo, ma raggiunto il traguardo è già tempo di guardare ai prossimi obiettivi. «Il futuro non può che far rima con crescita e sviluppo, serve uno sguardo lungimirante – conclude Bortone -. Il futuro ti porta a vedere che molte professioni sono già pronte per cambiare la fase ordinamentale, il perimetro delle competenze, assumere ruoli verticistici che a volte anche nel recente passato erano considerati inaccessibili e impossibili per le nostre professioni».
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