L’Ordine guidato da Alessandro Beux ha dato vita al gruppo di lavoro che si è dato 24 mesi di tempo per raggiungere l’obiettivo. «Se c’è un unico Ordine deve esserci anche un unico Codice etico. Perché si possa passare davvero dal disordine all’ordine tutte le 19 professioni sanitarie devono avere un unico “comandamento” e essere garantite dalle medesime regole», sottolinea la coordinatrice Perciballi
“Etica, deontologia e responsabilità professionale quali comune codice denominatore”. È questo il titolo di un progetto di lavoro, che durerà 24 mesi, che il maxi Ordine delle Professioni sanitarie ha avviato nei giorni scorsi e che vede come coordinatrice l’avvocato Laila Perciballi, già referente dell’Ordine TSRM e PSTRP per i rapporti con la cittadinanza. L’obiettivo è quello di arrivare alla stesura di un Codice unico dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione” da presentare al Congresso TSRM PSTRP del 2021. «È una iniziativa che si prefigge di favorire l’integrazione tra le 19 differenti professioni sanitarie ora aggregate all’interno di un unico Ordine – sottolinea Perciballi a Sanità Informazione – Se c’è un unico Ordine deve esserci anche un unico Codice etico. Perché si possa passare davvero dal disordine all’ordine tutte le 19 professioni sanitarie devono avere un unico “comandamento” e essere garantite dalle medesime regole. Credo profondamente nella necessità di disporre un unico Codice Etico come strumento di autogoverno delle 19 professioni sanitarie».
Avvocato Perciballi, quale “Referente per le relazioni con la cittadinanza e la promozione dei valori dell’Ordine”, ha ricevuto un importante incarico dalla Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Di cosa si tratta?
«Sono molto orgogliosa dell’incarico che mi è stato affidato dalla Federazione di coordinatrice dell’ambizioso progetto denominato “Etica, deontologia e responsabilità professionale quali comune codice denominatore”. Il progetto, che ha un percorso lungo almeno 24 mesi, prevede varie fasi che possiamo così riassumere:
Il progetto ha già avuto inizio?
«Sì, lo scorso 18 luglio. In quella data, presso la sede romana della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, si è tenuto in videoconferenza il primo incontro dei rappresentanti designati dalle 19 professioni sanitarie».
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Quali sono le impressioni sullo svolgimento del primo incontro da lei coordinato?
«Ebbene, dopo una breve illustrazione del mio profilo professionale, ho guidato il percorso di presentazione dei 19 referenti delle 19 professioni sanitarie dando voce a ciascun componente presente alla videoconferenza. Nonostante la brevità dei tempi di convocazione, erano presenti ben 18 componenti della istituenda Commissione. Dopo il saluto del Presidente Alessandro Beux e del Tesoriere Teresa Calandra, ciascuno ha esposto il proprio punto di vista dichiarandosi disponibile a prestare il rispettivo contributo pur nella consapevolezza delle difficoltà e delle ambizioni del progetto. Dopo oltre due ore di appassionato confronto, la videoconferenza si chiudeva con la condivisione dell’iniziativa da parte di tutti i presenti e con l’impegno, su base volontaria, di inviare brevi relazioni programmatiche, oltre al proposito di creare un gruppo WhatsApp per le comunicazioni più veloci».
In questo mese, il gruppo di lavoro si è già attivato?
«Nonostante molti fossero già in ferie, sin dai giorni successivi il 18 Luglio è stato creato il gruppo WhatsApp “Codice Unico TSRM PSTRP” e sono arrivati per posta elettronica i contributi di tutti i componenti della Commissione, addirittura durante la settimana di ferragosto. Sono contributi importanti e la raccolta di questo materiale viene realizzata anche direttamente dalla Federazione che lo rende accessibile a tutta la Commissione in una ottica di collaborazione, interrelazione e condivisione».
Quali sono le prospettive?
«Come più volte sottolineato dal Consiglio della Federazione, e poi dalla stessa Commissione, questo ambizioso progetto può essere concretizzato solo se partecipato da tutti grazie al tavolo permanente che è stato appena creato. Si presterà la massima attenzione al coinvolgimento di ogni componente nell’ambito dell’incarico di coordinamento che mi è stato affidato, nel segno di una totale trasparenza e condivisione dei passaggi. In vista del 1° Congresso nazionale di Rimini, fissato l’11-13 ottobre, sono certa che ci sarà l’occasione per incontrarci fisicamente e vedere attuato il metodo di lavoro».
Chi sono i membri della Commissione?
«Al 18 Luglio – ma altri si stanno aggiungendo come si può verificare dal verbale ufficiale – il gruppo di lavoro è costituito dai referenti nominati dalle
associazioni che sono indicati, con membri effettivi e membri supplenti, nel presente elenco:
AIDI – Avvocato Fabrizio Mastro, Domenico Pignataro
AIFI – Patrizia Galantini, Paola Pirocca
AIORAO – Daniela Fiore, Cesare Ferrari
AIP- Mauro Montesi, Dott. Valerio Ponti
AITEFEP – Davide Ghitti, Fabiana Rossi
AITERP– Roberta Famulari, Donatella Ussorio
AITN- Lidia Broglia, Francesco Famà
AITNE- Maria Paola Colatei, Antonio Pecorino
AITO- GabriellaCasu, Michele Senatore
AMPI– Antonio Serafin, Alessandra Pagliari
ANAP- Massimo Sitzia, Gianni Gruppioni, Avv. Marco Croce
ANDID- Tonelli Marco, Valentina Antognozzi
ANEP- Titta Nicola Filippo, Riposati Renato
ANTEL- Alessia Cabrini, Gemma Rocco
ANUPI TNPEE- Luca Tagliabue, Giulio Santiani
ASNAS- Claudio Gualanduzzi, Valeria Gorga
FIOTO-ANTOI– Francesco Siano, Roberto Genovese Caserta
FITELAB– Saverio Stanziale, Salvatore Di Stefano
FLI- Tiziana Rossetto, Raffaella Citro
TSRM- Angelo DiNaro, Matteo Pio Natale
UNID- Stefania Piscicelli, Maurizio Luperini
È già fissato il prossimo incontro della Commissione del progetto “Etica, deontologia e responsabilità professionale quali comune codice denominatore”?
«Sì, giovedì 5 settembre, alle 16.30, sempre in videoconferenza attraverso l’applicativo GoToMeeting. Ci si augura la partecipazione di tutti e, quindi, salvo possibili defezioni, la prossima video-conferenza la Commissione sarà rappresentativa di tutte le 19 professioni sanitarie».
Qual è l’obiettivo che vi siete prefissati?
«Questo primo incontro è stata la prima occasione di conoscenza e di confronto con il gruppo di lavoro dato che insieme affronteremo i temi della riforma ordinistica e della tutela della salute, individuale e collettiva. Un’iniziativa che si prefigge di favorire l’integrazione tra le 19 differenti professioni sanitarie ora aggregate all’interno di un unico Ordine. Ma se c’è un unico Ordine deve esserci anche un unico Codice etico: perché si possa passare davvero dal disordine all’ordine tutte le 19 professioni sanitarie devono avere un unico “comandamento” e essere garantite dalle medesime regole. Credo profondamente nella necessità di disporre un unico Codice deontologico come strumento di autogoverno delle 19 professioni sanitarie presenti in un unico ordine, che peraltro è previsto nella legge n. 3 del 2018 che, modificando la disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie, ha introdotto nuove norme sulla codificazione deontologica che compete agli Ordini. L’importanza di rappresentare al meglio le attività della FNO TSRM PSTRP è una priorità assoluta per le 19 professioni sanitarie e la progettazione di un “Codice comune denominatore” è un processo molto lungo e complesso, ma di possibile e doverosa realizzazione. Voglio ribadire che il Codice Etico sarà un lavoro collettivo in cui verranno rispettate le prerogative dei singoli Ordini, tenuto conto che l’obiettivo è fornire agli albi e ai rispettivi Consigli direttivi uno strumento utile, senza sottrarre competenze e giurisdizione. Abbiamo un interesse comune, che è quello di avvicinare le professioni sanitarie alla cittadinanza, garantire chi le esercita in maniera corretta e individuare una sede di composizione di eventuali conflitti. Se ci riusciremo, e sono convinta che ci riusciremo, sarà un successo per tutti».