Iscrizione necessaria sia nella libera professione sia nell’ambito della dipendenza presso strutture pubbliche o private. Al momento però si sono iscritti 80mila professionisti, meno della metà dei 180-200mila professionisti stimati. Il chiarimento chiesto dal Presidente dell’Ordine TSRM e PSRTP Alessandro Beux
Per svolgere una delle 17 professioni sanitarie racchiuse nel nuovo Ordine TSRM e PSRTP (dai fisioterapisti ai podologi) è ormai necessaria l’iscrizione all’albo ai fini del relativo esercizio professionale.
Lo specifica, con un intervento chiarificatore, il Ministero della Salute tramite una nota di Rossana Ugenti, Direttore professioni sanitarie e risorse umane del SSN. Un chiarimento necessario e richiesto dal Presidente del nuovo maxi-ordine Alessandro Beux. Come riporta Il Sole 24 Ore, l’iscrizione è necessaria sia nella libera professione sia nell’ambito della dipendenza presso strutture pubbliche o private. Al momento però si sono iscritti 80mila professionisti, meno della metà dei 180-200mila professionisti stimati.
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«Al riguardo – sottolinea il Ministero – giova precisare che mentre nulla è cambiato per le professioni sanitarie di Infermiere, di Infermiere pediatrico, di Ostetrica, di Tecnico sanitario di radiologia medica e di Assistente sanitario, è ormai necessaria l’iscrizione all’albo, ai fini del relativo esercizio professionale anche per le seguenti professioni sanitarie: Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico audiometrista, Tecnico audioprotesista, Tecnico ortopedico, Dietista, Tecnico di neurofisiopatologia, Tecnico fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Igienista dentale, Fisioterapista, Logopedista, Podologo, Ortottista e assistente di oftalmologia, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista occupazionale, Educatore professionale, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro».
La precisazione del Ministero vuole anche fugare i dubbi sui termini di iscrizione all’Ordine TSRM, partite il primo luglio 2018. «Tutti i professionisti regolarmente abilitati che intendano esercitare una professione sanitaria in qualunque forma giuridica, hanno l’obbligo di iscriversi da subito all’albo professionale di riferimento. Al riguardo, infatti, occorre evidenziare che l’art. 12 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, ha inasprito le pene e le sanzioni per coloro incorrano nel reato di esercizio abusivo di professione sanitaria (art. 348 C.P.)». L’art. 12 della legge Lorenzin (la 3/2018) prevede infatti da sei mesi a tre anni di reclusione e multe da 10mila a 50mila euro. Il rischio dunque è quello dell’esercizio abusivo della professione.
Tuttavia, resta una certa confusione sul termine ultimo per l’iscrizione: alcuni sindacati avevano parlato del 31 agosto 2018, ma il Ministero sottolinea che è una data arbitraria. Il Ministero ha ricordato che la Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione ha previsto che il rilascio della documentazione attestante l’avvenuta iscrizione all’albo possa avvenire fino a settembre 2019 e dunque «devono essere date indicazioni alle strutture sanitarie affinché siano ammesse con riserva le persone abilitate all’esercizio di una delle sopra citate 17 professioni sanitarie, qualora risultassero ancora non in possesso della certificazione attestante l’iscrizione all’albo professionale quale requisito indispensabile ai fini dell’assunzione o della partecipazione ai concorsi pubblici».