Lavoro e Professioni 19 Agosto 2022 13:03

Pronto soccorso in crisi, la ricetta di Monti (Dir. PS): «Occorre forte coordinamento ospedale-territorio»

«Oggi molte persone si rivolgono al Pronto soccorso perché si trovano in difficoltà, noi dobbiamo dare una riposta» spiega Manuel Monti, Direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino

di Francesco Torre
Pronto soccorso in crisi, la ricetta di Monti (Dir. PS): «Occorre forte coordinamento ospedale-territorio»

La primavera e l’estate 2022 saranno ricordate, tra le altre cose, anche per la crisi sempre più grave che stanno vivendo i Pronto soccorso e in generale la medicina di emergenza-urgenza. Negli ultimi mesi si sono ripetuti casi di ospedali non più in grado di accogliere pazienti, come al Cardarelli di Napoli che per un momento è stato costretto a chiudere gli accessi ad eccezione dei codici rossi. La medicina di emergenza -urgenza, del resto, sconta anche la sempre più grave carenza di medici: sono 4.200 i camici bianchi mancanti nei Pronto soccorso italiani secondo la Simeu (Società italiana di medicina di Emergenza e Urgenza), un fenomeno aggravato dalle dimissioni dei professionisti gravati da turni massacranti, aggressioni e una remunerazione non adeguata ai carichi di lavoro. Sull’eccessivo affollamento dei Pronto soccorso pesano anche i tanti accessi impropri e le carenze della medicina territoriale che non riesce a fare da filtro. Ne abbiamo parlato con Manuel Monti, da maggio nuovo direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio–Gualdo Tadino, vicepresidente della Simedet, allievo dell’immunologo Fernando Aiuti e a lungo in forza presso il Policlinico Tor Vergata di Roma.

Dottor Monti, i Pronto soccorso di mezza Italia sono sempre più in difficoltà. Come si può risolvere un problema ciclico come quello dell’affollamento?

«Si tratta di un’emergenza che dura da tanti anni. Il problema principale del Pronto soccorso è che ormai è diventato un punto di riferimento delle persone che hanno necessità e si trovano in difficoltà, un fenomeno aggravato anche dalla pandemia. È fondamentale che ci sia una riorganizzazione del Pronto soccorso che deve avere un ruolo chiave all’interno dell’ospedale, deve diventare il capofila di tutti i servizi affinché le persone possano trovare una risposta all’interno del dipartimento emergenza-accettazione».

L’idea di avere degli ospedali di comunità all’interno delle strutture ospedaliere può aiutare?

«Può essere utile, ma va fatto bene, con criteri certi, coinvolgendo sia i professionisti che lavorano in Ps che quelli che lavorano sul territorio. Non devono diventare degli ospedali di scarico. Invece attraverso un forte coordinamento tra i vari attori può avere un ottimo risultato».

Ci sono ancora molti accessi impropri?

«Sicuramente. Molte persone vengono perché hanno difficoltà. Non è colpa loro, è improprio perché non è un’urgenza ma evidentemente hanno esigenza, una difficoltà e vengono al Ps per cercare di risolverla. Diventa fondamentale che le strutture territoriali rispondano h24, sette giorni su sette dando delle risposte efficaci come quelle del Pronto soccorso».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Covid, Oms Europa: sono 36 milioni i cittadini con Long Covid, continuare con vaccini
La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati questa mattina da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...