In testa confermato Anaao-Assomed, con il 24,41% della rappresentatività. Per il Comparto, i confederali guadagnano il podio, con Fp Cgil sul gradino più alto
L’Aran ha pubblicato i dati relativi all’accertamento provvisorio della rappresentatività delle organizzazioni sindacali per il triennio contrattuale 2019-2021. Per quanto riguarda l’Area sanità, è l’Anaao-Assomed il sindacato con il maggior numero di deleghe (18.205), seguito da Cimo (8.985), Aaroi-Emac (7.745) Fassid (7.365), Fp Cgil (6.453), FVM (6.273), Uil Fpl (4.734), Federazione Cisl Medici (4.592) e Fesmed (4.272). Rispetto al triennio passato, perde la rappresentatività Anpo Ascoti Fials Medici, che non ha raggiunto il 5% richiesto.
Per quanto riguarda il Comparto sanità, invece, è Fp Cgil in testa, con 63.663 deleghe, seguito da Cisl Fp (61.692), Uil Fpl (52.598), Fials (32.335), Nursind (26.987) e Nursing Up (24.550).
I dati, come specificato dall’Aran, sono provvisori in quanto non è stato ancora stipulato il CCNQ di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2019-2021.
Soddisfatta la Cimo, che ha registrato un incremento di 237 iscritti, pari al +3%. Un risultato che il sindacato considera «significativo», e che conferma il proprio costante trend di crescita a decorrere dal biennio 2008-2009. «La dinamica – specifica la Cimo in una nota – assume un valore particolare se si considera il fatto che, nello stesso periodo di riferimento, viene registrata una decrescita a due cifre (-18,78%, pari a 17.248 persone in meno) dei dipendenti sindacalizzati per effetto della drastica riduzione del numero di dirigenti sanitari in servizio».
«I dati della rappresentanza aggiornati – commenta il presidente nazionale Cimo Guido Quici – indipendentemente dagli effetti gratificanti per la nostra organizzazione sindacale, richiamano ancora più prepotentemente a una profonda riflessione sul modo di fare sindacato. Vogliamo e dobbiamo lavorare più lontani dalle solite logiche centralistiche di politica sindacale a vantaggio di un’azione più incisiva a livello periferico presso le singole aziende, anche in considerazione della trattativa sul prossimo CCNL».
Contenta della crescita anche la Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari FVM, cresciuta grazie a 392 deleghe in più rispetto allo scorso triennio: «Nonostante i pensionamenti e la stagione non entusiasmante per l’attività sindacale schiacciata dal blocco contrattuale degli ultimi governi – dichiara il presidente Aldo Grasselli – l’aumento degli iscritti è un elemento di grande soddisfazione per noi e soprattutto di ulteriore stimolo a proseguire nell’impegno sindacale che quotidianamente mettono in campo a livello aziendale, regionale e nazionale, i dirigenti sindacali medici, veterinari e sanitari di FVM».
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«Eccezionale risultato del sindacato degli infermieri Nursing Up – commenta poi il presidente Antonio De Palma – che si afferma in modo inequivocabile nel comparto Sanità conseguendo una crescita del +1,53% di rappresentatività. Per questo importante risultato raggiunto – aggiunge – esprimiamo grande soddisfazione e ringraziamo nel contempo tutti i professionisti che hanno voluto esprimere attraverso il voto la loro fiducia verso il nostro modo di fare sindacato».