La proposta del comitato della Commissione Affari Sociali della Camera si basa su 11 articoli
Depenalizzare la colpa medica e potenziare le iniziative di conciliazione. Sono questi alcuni dei punti che quasi certamente entreranno a far parte della stesura finale del testo unico sulla responsabilità professionale dei medici.
Le proposte sono il frutto del lavoro portato avanti dal comitato della Commissione Affari Sociali di Montecitorio, il cui incarico è quello di fare ordine tra le tantissime proposte di legge presentate negli ultimi anni sul tema. Proposte che, ad un’attenta analisi, presentano non pochi punti in comune. Da qui la necessità di mettervi ordine una volta per tutte. E questa settimana potrebbe essere quella decisiva per dare lo sprint finale ad un lavoro che va avanti da circa un anno e che dovrebbe prevedere, nella sua stesura finale, una proposta formata da 11 articoli.
Oltre quelle già citate, infatti, il documento finale dovrebbe prevedere novità come: l’istituzione di un’Agenzia nazionale e un Osservatorio regionale e nazionale completamente dedicati alla supervisione dell’ambito in questione; la definizione di “atto sanitario” come atto “complesso e sottoposto a molte variabili”; i nuovi compiti dell’Age.Na.S. sui sistemi di punteggio per la classificazione delle strutture sanitarie.
Altre modifiche importanti riguarderanno la gestione del rischio clinico e l’introduzione, anche nel nostro Paese, del sistema “No Fault”: si tratta di un meccanismo che prevede l’indennizzo dei pazienti danneggiati da un episodio di malpractice senza che venga accertata la colpa e senza che entrambe le parti vadano ad impelagarsi in azioni giudiziarie. Se nulla dovesse cambiare nei prossimi incontri, la responsabilità professionale del medico sarà extra contrattuale e quella della struttura contrattuale. L’assicurazione resterà obbligatoria per il camice bianco libero professionista – e che quindi non opera in una struttura – mentre sarà facoltativa per i dipendenti, rimanendo comunque fondamentale la copertura nei casi di colpa grave. Nella bozza è previsto anche che, per quanto concerne la responsabilità dei professionisti che vi lavorano, la struttura sanitaria privata non avrà alcuna differenza con il suo corrispettivo pubblico. Previste infine la regolamentazione dei consulenti di parte e la nascita dell’albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU).