Un confronto con l’onorevole Luisa Regimenti, medico legale ed eurodeputata, sull’impronta della scienza italiana in Europa e su quanto ci aspetta in autunno con professionisti formati per quello che verrà
L’Italia ha lasciato un’impronta fondamentale nel dibattito scientifico e nell’approccio sanitario europeo, e si punta ad espanderlo ulteriormente in futuro. La gestione del Covid e della pandemia ha fatto scuola e ora il focus resta puntato sul nostro paese. Lo ha assicurato l’onorevole Luisa Regimenti, medico legale ed eurodeputata, incontrata al Convegno “Problematiche attuali della medicina legale: contenzioso, assicurazione e autoritenzione” in Sapienza.
Regimenti, titolare della Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare in Europa e di quella speciale Covid, ha presenziato per la prima parte della seconda giornata di convegno. Nel suo intervento ha sottolineato come l’impegno e la raccolta rapida di informazioni da parte dei professionisti italiani sia stata fondamentale per affrontare la pandemia nel resto della regione europea, dove il virus è scoppiato con qualche settimana di ritardo.
«La competenza in Italia in Europa è percepita molto favorevolmente – ha detto ai microfoni di Sanità Informazione – come membro titolare della Commissione Sanità in Europa ma anche come membro della Commissione speciale Covid, dal passato cerco insegnamenti per il futuro. Stiamo disegnando in Europa la sanità del futuro e l’apporto dei medici legali italiani e specialisti nelle varie branche è estremamente importante ai fini della sua costruzione. L’apporto scientifico che i nostri giovani e gli istituti universitari portano è altissimo. Ho voluto riunire tutte le competenze in un comitato scientifico europeo che si è insediato dal mese di maggio a Bruxelles e che sarà un organo di consulenza preferenziale per tutti i lavori che la Commissione speciale Covid dovrà portare in Europa».
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Avere vissuto per primi l’emergenza ha permesso di “fare letteratura” e di essere presi in riferimento per la gestione futura. Anche grazie al grande lavoro di formazione immediato portato avanti dagli organi per i medici coinvolti nella gestione della pandemia. Corsi realizzati in velocità per permettere una copertura omogenea e decisioni consapevoli da parte dei medici. Ancora una volta, la formazione ha mostrato la sua importanza. «Aggiornarsi è fondamentale per un medico e confrontarsi altrettanto – conferma Regimenti -. Conoscere anche altre realtà è la chiave e questa mattinata è stata particolarmente intensa e proficua».
I professionisti sanitari guardano già all’autunno, intanto. Vivremo una ripresa di Covid-19, con l’ultima variante, anche quest’anno? «Non sappiamo se ci sarà – spiega – ma ci stiamo preparando anche al peggio. Farci cogliere nuovamente impreparati sarebbe veramente drammatico dopo le brutte esperienze che abbiamo avuto. Sono in atto già discussioni e studi, la sanità europea è pronta ad affrontare l’autunno».
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