«La firma dell’accordo con il CSM e il CNF è un risultato che potremmo definire quasi storico – commentano i vertici FNOPO – . Sono stati mesi di confronto attento e incessante che ha avuto sempre un solo obiettivo: garantire al sistema giudiziario, ai professionisti coinvolti in contenziosi e ai cittadini che reputano di aver subìto un danno, la migliore assistenza di qualità e imparzialità»
La Federazione Ostetriche (FNOPO) rende nota la firma dell’Accordo d’intesa con il Consiglio Superiore della Magistratura e il Consiglio Nazionale Forense in materia di responsabilità sanitaria e tenuta d’albi. «La firma rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza per l’adozione di parametri qualitativamente elevati ai fini della revisione e della tenuta degli albi ai quali potranno accedere professionisti ostetriche/i in possesso della “speciale competenza” richiesta dalla Legge 24/2017» affermano le componenti del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica.
«L’evento per la firma dell’accordo con il CSM e il CNF, che ha visto coinvolte anche altre Federazioni di professioni sanitarie, è un risultato che potremmo definire quasi storico – commentano i vertici FNOPO -, per il quale si devono ringraziare tutti i professionisti che hanno aderito e partecipato al Gruppo di Lavoro multidisciplinare che è stato istituito da questa Federazione a inizio 2018. Sono stati mesi di confronto sempre proficuo – proseguono – attento e incessante che ha avuto, fin dall’inizio, un solo obiettivo: garantire al sistema giudiziario, ai professionisti coinvolti in contenziosi e ai cittadini che reputano di aver subìto un danno la migliore assistenza di qualità e imparzialità. Alla luce dell’approvazione in plenum del testo nell’identica stesura in cui è stato trasmesso dalla FNOPO, si può dire di essere riusciti nell’intento se due istituzioni prestigiose e altamente rappresentative del nostro sistema giudiziario non hanno sollevato obiezioni».
«Attraverso l’Accordo nazionale stipulato – fa sapere la Federazione – che andrà poi recepito dai Presidenti dei Tribunali locali, i giudici avranno la possibilità di avvalersi dei professionisti più adeguati per la risoluzione dei casi in cui è opportuna la valutazione da parte di ostetriche-i che, in forza della loro preparazione ed esperienza sul campo, potranno meglio interpretare i fatti e darne ricostruzione corretta».
La Federazione, inoltre, riconosce al Professore Renato Balduzzi «il merito di aver sostenuto le Professioni sanitarie in questo nuovo percorso di riconoscimento istituzionale che è stato anche ricordato dal vicepresidente CSM, avvocato David Ermini».