Maxi-rimborso per i medici tutelati da Consulcesi. L’annuncio dato alla presenza del presidente dell’ OMCeO di Roma e di Jimmy Ghione
Rimborsi da Guinness. Altri sessanta milioni in arrivo per i medici ex specializzandi. L’annuncio “shock” è stato dato nella sede italiana di Consulcesi Group alla presenza di due testimoni d’eccezione: il presidente dell’OMCeO di Roma Roberto Lala e Jimmy Ghione, il popolare inviato di “Striscia la Notizia”.
Una notizia importantissima per tutta la classe medica. Un chiaro segnale di quanto la giurisprudenza sia ormai totalmente favorevole ai camici bianchi. I rimborsi per i medici che non hanno ricevuto il giusto trattamento economico per la scuola post-laurea tra gli anni 1982 e 2006 ora arrivano sempre più rapidamente. E per lo Stato è un’emorragia continua che impone di trovare una rapida soluzione.
“Voliamo alto nei cieli su questa montagna di denaro – ha dichiarato Roberto Lala, presidente del più grande Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri d’Europa – per rispettare quello che era previsto per legge. Grazie a Consulcesi, sempre più camici bianchi otterranno ora quello che già meritavano di avere. È un risultato eclatante perché dimostra che quando la giustizia c’è, e arriva all’obiettivo, la soddisfazione è di tutti; anche delle istituzioni che hanno finalmente ottemperato ad una normativa europea”. Sempre Lala sottolinea come sia diventato più agile e veloce il percorso giudiziario dei medici che hanno fatto – e continuano a fare in maniera sempre più massiccia – ricorso presso i Tribunali di tutta Italia: “Agli inizi della battaglia – spiega infatti Lala – chi ricorreva contro lo Stato si scontrava con difficoltà e diffidenza in quanto quello che si presentava ai loro occhi era un percorso lungo e dall’esito tutt’altro che scontato. Con il passare degli anni i giudici si sono però sempre più convinti della giustezza del risarcimento richiesto. l tempi sono dunque diminuiti e gli esiti positivi aumentati. Così i colleghi hanno preso sempre più coraggio”.
Mai come ora, dunque, il terreno appare fertile per presentare ricorso e ottenere finalmente giustizia. Se ne è reso conto anche lo Stato che paga spontaneamente e subito chi vince, continuando ad aprire le casse della Banca d’Italia e rischiando un esborso che supera i 4 miliardi: “Le istituzioni – conclude Lala – vogliono affrontare il problema e in Parlamento sono presenti tre Ddl che propongono un accordo transattivo, valido solo per chi avrà fatto ricorso prima della trasformazione in legge: si tratta di un segnale di buon senso e intelligenza, in quanto una volta dimostrata la bontà della causa è giusto attivare un processo di sanatoria legislativa per limitare i danni”. La certezza – ormai di tutti – è che fra non molto nessun medico rimarrà senza rimborso.
“Consulcesi ha portato avanti questa battaglia – afferma invece Jimmy Ghione – raggiungendo ottimi risultati. Già in passato, con “Striscia”, abbiamo seguito le consegne milionarie e sottolineato quanto questo lavoro abbia portato buoni frutti per i medici. Adesso arrivano altri 60 milioni e non è finita qui: so che la Banca d’Italia dovrà darne ancora tanti altri”.
“Sta accadendo proprio quello che abbiamo sempre sostenuto. Siamo gli unici – afferma il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella – ad essere riusciti a far riconoscere ai nostri medici, ad oggi, oltre 373 milioni. Una cifra destinata ad aumentare in poco tempo. Dopo questa maxi consegna da 60 milioni proseguiremo il “Giro d’Italia” dei rimborsi e continueremo a dare battaglia per il riconoscimento dei diritti negati ai camici bianchi. A tal proposito, è imminente la nuova azione collettiva. Per ogni informazione specifica sono già a disposizione oltre 350 avvocati e consulenti legali che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e sul sito www.consulcesi.it”.