Consegnati altri 3 milioni nella sede dell’OMCeO di Pisa a decine di medici toscani
Non si fermano i rimborsi milionari per i medici specialisti. Continuano infatti ad arrivare dai Tribunali di tutta Italia sentenze favorevoli a chi ricorre per non aver ricevuto l’adeguato trattamento economico durante gli anni di scuola post-laurea tra il 1982 ed il 2006, come invece stabilito da diverse direttive europee.
Nei giorni scorsi, all’OMCeO di Pisa sono stati infatti consegnati altri assegni per oltre tre milioni di euro a decine di ex specializzandi toscani che si erano affidati a Consulcesi, realtà leader in Italia ed Europa nell’ambito della tutela dei camici bianchi. A fare gli onori di casa il presidente dell’OMCeO Giuseppe Figlini, che si è detto lieto per “il risultato raggiunto dagli ex specializzandi, oggi rimborsati qui nella nostra sede provinciale”, ricordando poi – insieme agli stessi professionisti rimborsati – “i tanti sacrifici dovuti affrontare durante gli anni della specializzazione”.
Sono oltre 362 i milioni già riconosciuti ai medici Consulcesi – 60 dei quali consegnati soltanto negli ultimi mesi – con rimborsi che arrivano sempre più velocemente: “La Presidenza del Consiglio dei Ministri – afferma infatti l’avvocato Marco Tortorella, legale Consulcesi – provvede a pagare spontaneamente le somme dovute ai medici già dopo la notifica della sentenza, senza attendere l’avvio delle procedure esecutive. In questa maniera lo Stato prova a contenere i costi, risparmiando sulle spese e sugli interessi”. Il rischio di esborso totale per le casse pubbliche supera infatti i quattro miliardi di euro.
“A tal proposito – spiega l’avvocato Sara Saurini, responsabile dell’area legale di Consulcesi – stiamo sollecitando da tempo le istituzioni a trovare una soluzione e abbiamo già ottenuto la presentazione di tre Ddl volti a garantire il diritto dei medici ed evitare allo Stato un esborso eccessivo; diritto al risarcimento che spetta però solo a coloro che avranno fatto ricorso prima della trasformazione in legge. E il prossimo 20 dicembre parte la nuova azione collettiva: sono già tanti gli OMCeO, Enti e Società scientifiche che hanno aderito, ma ci sono ancora migliaia di professionisti in attesa di vedersi rimborsare ciò che è loro diritto ricevere. E questo vale – spiegano i legali di Consulcesi – anche sul fronte della mancata applicazione della direttiva europea 88/2003 CE sulle ore lavorative in più: in questa ottica di internazionalizzazione, Consulcesi – in Italia ed in Europa -, insieme agli studi legali nostri partner in Francia, Germania, Austria e Inghilterra, sta vagliando e predisponendo azioni collettive a tutela dei medici sottoposti a turni massacranti”.