Lavoro e Professioni 21 Settembre 2021 16:06

Risk Management in sanità, ecco le priorità nel post pandemia

Nel webinar organizzato da Big Data in Health Society emerge l’esigenza di promuovere consapevolezza sull’importanza dei dati nella gestione del rischio

Risk Management in sanità, ecco le priorità nel post pandemia

Il Risk Management è uno dei fattori fondamentali per una corretta gestione del rischio in tutti i settori (ambientale, sanitario, finanziario, informatico). Ed è un fattore che non può non tener conto dei big data, dal momento che attualmente il concetto di rischio è sistemico, integrato e trasversale. I fattori di rischio interagiscono tra loro, così come è necessario saper comunicare efficacemente il rischio, per non spaventare né far sottostimare. La corretta percezione del rischio è fondamentale per far sì che le decisioni politiche adottate sulla base dell’analisi di rischio vengano accolte e rispettate. E la corretta percezione di rischio passa attraverso una diffusa cultura dello stesso, degli strumenti a disposizione per farvi fronte, e del consapevole utilizzo dei dati per gestirlo. Di questi temi si è parlato ieri durante il webinar organizzato da Big Data in Health Society, intitolato appunto “Big Data 4 Health Risk Management”.

La gestione attuale del rischio in sanità

«Il risk management in sanità è interamente basato sull’interazione tra uomo e organizzazione – commenta Andrea Minarini dell’AUSL Bologna. –  I modelli di gestione del rischio se rodati portano importanti risultati in termini di sicurezza. I sistemi in cui l’uomo è sia soggetto che oggetto devono avere necessariamente una cultura della gestione del rischio, perché adesso non si parla più di rischio clinico ma di tutti i domìni del rischio che si integrano tra loro. E qui la tecnologia fa la differenza – aggiunge Minarini – ma bisogna capire l’uso che se ne può fare alla luce delle cogenti normative in vigore, e a tale fine è fondamentale che tutto il personale sanitario acquisisca dimestichezza con le nuove tecnologie informatiche e con le norme che ne regolano l’utilizzo. L’imperativo è quindi uniformare la cultura di questi modelli di gestione del rischio dal punto di vista informatico, sicuramente molte regioni e molte realtà sono già più avanti rispetto ad altre».

Comprendere e affrontare il rischio informatico in sanità

«In sanità, se la gestione del rischio attraverso il dato non sarà portata avanti in modo appropriato e consapevole, rischiamo di avere un futuro distopico – afferma Anna Guerrieri, risk manager in SHAM -.  Ci siamo quindi proposti di misurare con una survey il livello di consapevolezza nelle strutture sanitarie rispetto a queste norme. Il quadro che ne è emerso non è incoraggiante – osserva Guerrieri – nonostante la percezione dell’importanza del cyber risk, questa non si traduce in una adeguata conoscenza (e i recenti eventi in Regione Lazio lo hanno dimostrato): il 24% delle strutture partecipanti alla survey ha dichiarato di aver già subìto attacchi informatici, anche configuranti crimini, e solo il 44% delle strutture a seguito di eventi avversi a livello di sicurezza informatica si è attivata per predisporre dei correttivi. Infine – conclude il risk manager di SHAM – solo il 10% delle strutture ha dichiarato di essersi dotata di modelli certificati per l’Information Security Management, e solo il 18% ha un team cyber dedicato».

Strategie per riprendere una corretta gestione del rischio in sanità

«Quando si vive un’emergenza si abbassano certi standard, è inevitabile – afferma Francesca Moccia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva -.  In pandemia la priorità è stata proteggere i cittadini e in qualche modo si è riuscito, il problema è che si è “perso” molto di tutto il resto. In pandemia tutti i risk manager e tutte quelle figure professionali su cui negli anni si è investito sono in realtà scomparsi, tutto è passato in altre mani. Dobbiamo riportare la gestione del rischio a chi ne ha realmente competenza – continua Moccia – perché la sensazione è che adesso siamo concentrati su altro, vaccinazioni e carenza delle cure in primis, ma abbiamo in generale abbassato la guardia sul tema della gestione del rischio. Viceversa, questo è un ambito che va ora più che mai monitorato – conclude – e su cui dobbiamo riprendere il polso della situazione».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...