«Tra i temi più all’avanguardia, diagnosi prenatale e cellule staminali, argomenti sui quali è necessaria grande accortezza» ai nostri microfoni il Dottor Pier Luigi Sozzi, ginecologo ostetrico e già vicepresidente nazionale Aogoi
Buona pratica clinica, corretto approccio ai problemi della salute, gestione dei casi a basso rischio e urgenze inaspettate. Questi i principali argomenti discussi in occasione del 92° Congresso Nazionale Sigo, 57° Congresso Nazionale Aogoi e 24° Congresso Nazionale Agui di recente svolto a Roma.
«Tra i temi più all’avanguardia, diagnosi prenatale e cellule staminali – afferma ai nostri microfoni il Dottor Pier Luigi Sozzi, ginecologo ostetrico, già segretario regionale Aogoi Puglia e già vicepresidente nazionale Aogoi – argomenti sui quali è necessaria grande accortezza».
Dottor Sozzi, quali sono le novità affrontate in occasione di questo importante Congresso?
«Devo dire che questo Congresso è stato organizzato in modo perfetto, ha scandagliato tutti gli angoli della ginecologia e dell’ostetrica a 360° e ogni sessione ha avuto grande successo. Tra i temi che io ritengo essere una nuova frontiera nella professione di ginecologia e ostetricia vi sono la diagnosi prenatale e le cellule staminali. Credo che i ginecologi, in collaborazione con i genetisti, debbano avere grande accortezza per queste due materie.
Ho sentito una relazione del Professor Vito Chiantera sulla neuropelveologia, un nuovo tipo di chirurgia che il professore inizierà forse per primo in Italia, e secondo soltanto in Europa, all’Ospedale Civico di Palermo, a dimostrazione di come anche il sud risponda perfettamente agli standard italiani ed europei.
Un’altra cosa importante credo sia la Legge 24/2017, una legge in cui tutti abbiamo creduto, di cui è stato fatto finora uno scheletro per cui dobbiamo aspettare i decreti attuativi che ne rappresenteranno definizione e che tutti noi speriamo possa creare uno stato di serenità sia nei confronti del medico che lavora sia del paziente che riceve il giusto risarcimento».
Alla luce della Legge Gelli, quali sono i principali cambiamenti dal punto di vista assicurativo e legale per il medico ginecologo e ostetrico?
«Credo sia importantissima l’assicurazione obbligatoria per tutti gli esercenti delle attività professionali e per le strutture. È importante perché il medico che lavora in sala parto, in sala operatoria e nello studio molte volte non si rende conto del tipo di assicurazione da fare. Noi dobbiamo puntare, insieme alle Società Scientifiche e alle organizzazioni, a trovare una carta dei servizi e consigliare al medico la polizza più idonea».