Dopo la scuola, quasi ultimato il dispensario costruito in Congo da “La Terrazza dell’Infanzia”Il dottor Ausili racconta l’iniziativa: «Diamo una speranza di vita diversa nella loro terra»
Le emergenze in Africa sono la causa dell’emigrazione. Chi parte, lo fa perché sta male. Creare delle fondamenta economiche e sociali migliori è l’unica ricetta per arginare il fenomeno». A cominciare dalla salute e dall’istruzione, le due parole chiave, per aiutare la Repubblica Democratica del Congo a camminare sulle proprie gambe.
È qui che si sta concentrando il lavoro della fondazione La terrazza dell’infanzia Onlus, e del suo presidente Emanuele Ausili, pediatra al Policlinico Gemelli di Roma. Dopo aver ultimato la costruzione di una scuola nella periferia di Kinshasa, è ora la volta di un dispensario. A fine 2015 saranno ultimati i lavori, e l’area rurale di Kinta saluterà il nuovo anno con una struttura sanitaria nuovo di zecca. Sanità informazione ne ha parlato proprio con il dottor Ausili.
«Il progetto è in dirittura d’arrivo – racconta il pediatra -. La costruzione è pressoché terminata, ora ci stiamo occupando degli interni. Il dispensario prevede l’utilizzo di quattro stanze: una verrà adoperata come sala parto e per l’accoglienza dei neonati, un’altra verrà utilizzata come sala medica e per il trattamento delle urgenze, poi ci sarà una farmacia e un’area visita. Si tratta di un progetto molto ambizioso, e vederlo crescere passo dopo passo è per noi una grande soddisfazione».
«All’iniziativa hanno collaborato Consulcesi Onlus – continua Ausili – che ancora una volta ha dato sostegno e fiducia ai nostri progetti, ed altre realtà come Rotary Club di Livorno, con il progetto della Telemedicina, e “Architettura senza frontiere” che ha permesso il completamento delle restanti parti intorno al dispensario. Dopo aver costruito, sempre con l’aiuto di Consulcesi Onlus, delle aule che hanno accolto circa quattrocento bambini per le lezioni, ora – aggiunge – grazie al dispensario gestiremo le urgenze e i casi più particolari. Solo così potremo dare a queste popolazioni una speranza di vita migliore, nella loro terra».
Ma quali sono gli altri progetti in cantiere?
«La fondazione pediatrica di Kimbondo – rivela il presidente della Onlus – insieme ad altre associazioni sta sviluppando un progetto che prevede la realizzazione di una sala operatoria per gestire anche i casi di tipo chirurgico, all’interno della struttura pediatrica di Kimbondo. Lo stanziamento è arrivato, le fondamenta sono già state gettate, e il progetto – conclude – vedrà la luce nel giro di un paio d’anni».