Assicurazioni: sempre più casi dimostrano la necessità di proteggersi non solo dal punto di vista civile, ma anche penale e amministrativo. Le contromisure dei medici.
Siamo medici o funzionari?” No, non è una rivisitazione in chiave sanitaria del noto film interpretato da Totò, ma una domanda che sempre più spesso si pongono, o sono costretti a porsi, i professionisti del camice bianco. Talvolta sommersi più da scartoffie che da pazienti, la progressiva burocratizzazione del mondo ospedaliero può portare il dirigente sanitario a rischiare più con la penna che col bisturi.
Si parla tanto di responsabilità civile professionale, colpa grave, dolo addirittura. Ma alla responsabilità amministrativa, che può causare altrettante grane, chi ci pensa? Non tutte le polizze, purtroppo. Ecco perché è fondamentale sceglierne una che garantisca una tutela completa, come è successo al prof. Fabio Bartoli, direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica presso l’Università degli Studi di Foggia, che ai microfoni di Sanità Informazione ha raccontato la sua (fortunata) storia.
Il suo caso è emblematico per dimostrare quanto un medico abbia bisogno di una tutela legale completa.
Chi, come nel mio caso ad esempio, ricopre ruoli dirigenziali, si trova sempre più spesso a rispondere non solo nei confronti dei pazienti, ma a confrontarsi con pratiche normative e burocratiche che rischiano di farci incorrere in problematiche amministrative – oltre che civilistiche e penali – non strettamente attinenti alla professione medica. Per fortuna la mia polizza garantisce una tutela legale che esula dalla semplice Rc professionale.
Una scelta, quella di aderire a una polizza con tutela legale completa, che si è rivelata estremamente utile.
Io sono uno a cui piace avere le spalle coperte. La mia Regione aveva iniziato ad esercitare una certa pressione sulle aziende affinché rendessero più stringente la spesa: una vera e propria rimodulazione del Piano sanitario regionale, che ha generato una contrazione delle strutture più complesse. Queste semplificazioni, a loro volta, comportano delle riduzioni dei servizi ai cittadini, ma si tratta di servizi che, nonostante tutto, abbiamo il dovere di continuare a fornire: la nostra struttura è infatti l’unica, nella provincia, dedicata alla Chirurgia Pediatrica. Da questa situazione è scaturito il bisogno di avvalermi di quella protezione di tipo amministrativo: l’azienda mi ha intimato il mantenimento delle precedenti funzioni, nonostante le operazioni di semplificazione in atto.
Questo fa capire come una semplice polizza di Rc professionale possa non bastare…
E potrei fare altre mille esempi simili al mio! Per non parlare delle problematiche che insorgono tra colleghi, per conflitti di competenza, come tra anestesisti e chirurghi. La lista di problematiche cui siamo sottoposti è praticamente infinita. Per svolgere il nostro lavoro serenamente abbiamo bisogno di una tutela legale efficiente, completa, conveniente: proprio come quella che ho avuto la fortuna (e l’accortezza) di sottoscrivere.