Dopo mesi di attesa tutti i giovani medici sospesi hanno avuto una risposta. Il Consiglio di Stato ha giudicato legittima la graduatoria per le Scuole di specializzazione in area sanitaria
Con la sentenza 8187 del 21 dicembre 2020 la VI sezione del Consiglio di Stato ha giudicato legittima, accogliendo l’appello del Ministero dell’Università, la graduatoria di selezione dei medici per l’ammissione alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno accademico 2019/2020.
La Commissione di concorso aveva sostanzialmente espunto dai quesiti il n. 87, neutralizzandone gli effetti a mezzo dell’attribuzione di un punto indistintamente a ciascun candidato. Nella sentenza si legge: «La commissione, composta di ben 33 componenti di elevatissimo profilo tecnico scientifico, nel prendere in esame i 2662 rilievi pervenuti dai candidati, ha potuto affermare con sicurezza che l’immagine radiografica proposta nel quesito 87, era di scarsa risoluzione, unita al disallineamento della fattura, scarsamente visibile, sul lato destro, rispetto al lato sinistro come indicato in tutte le risposte multiple proposte dal medesimo quesito». Ha concluso la sentenza affermando che: «La discrezionalità tecnica nella specie esercitata non è incorsa in alcune ipotesi di macroscopica illegittimità».
La prova era stata rimandata di due mesi, per l’emergenza Covid, poi il blocco della graduatoria a causa dei numerosi ricorsi. Avrebbe dovuto essere pubblicata il 5 ottobre, per arrivare il 13 all’assegnazione. La pubblicazione, il 26 ottobre, della graduatoria provvisoria, con il differimento delle successive fasi relative alla scelta di tipologia e sede e all’assegnazione dei candidati alle tipologie prescelte, secondo un cronoprogramma pubblicato poi il 9 novembre e aggiornato, alla luce dell’esito dei diversi contenziosi, il 30 novembre. Entro il 1° dicembre i candidati avrebbero dovuto comunicare la propria scelta, per dar modo al Mur, il Ministero dell’Università e Ricerca, di assegnare, il 3 dicembre, i candidati alle scuole. Ma, la sera del 3 dicembre, il Mur comunicava l’ennesimo slittamento, nell’attesa, appunto, della sentenza pubblicata oggi. E dava tempo tre giorni ai candidati per riformulare le proprie preferenze.
«Ora non ci sono più scuse: consentiamo ai giovani colleghi medici di iscriversi alle Scuole di Specializzazione e completare così il loro percorso». Filippo Anelli, presidente di Fnomceo, rivolge un appello chiaro al Ministero dell’Università, dopo la pubblicazione della sentenza.
«Finalmente si potrà sbloccare questa situazione kafkiana, che sta tenendo, da settembre, in sospeso le vite, professionali e personali, di migliaia di giovani medici – conclude Anelli -. Invitiamo il Mur a pubblicare subito il nuovo cronoprogramma e a procedere, nei termini, con l’assegnazione delle sedi».
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