Per la Federazione Nazionale Ordini TSRM e PSTRP garantirla è un obiettivo primario non demandabile e non procrastinabile
L’articolo 1 della legge n. 24 del 2017 qualifica la “sicurezza delle cure come parte costitutiva del diritto alla salute”; per la Federazione Nazionale Ordini TSRM e PSTRP garantirla è un obiettivo primario non demandabile e non procrastinabile: a tal proposito, nel 2018 è stato costituito il gruppo nazionale Gestione del rischio e sicurezza in sanità (GReSS), coordinato dal collega Matteo Migliorini.
In occasione della seconda Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, il presidente della FNO TSRM e PSTRP, Alessandro Beux, è intervenuto, in diretta streaming, all’iniziativa organizzata dal Ministero della Salute, indicando quattro aspetti che il GReSS ritiene strategici per concorrere a mantenere e migliorare la sicurezza delle cure e della persona assistita, ricordando che ognuna delle 19 professioni sanitarie rappresentate partecipa in egual misura e con pari dignità e responsabilità alla garanzia di cure sicure e di qualità.
Quattro elementi che, a ben osservare, si compenetrano vicendevolmente e sinergicamente, senza soluzione di continuità, la cui utilità è stata confermata dalla recente pandemia di Covid-19.
Gli operatori sanitari, tutti insieme, nessuno escluso, concorrono e hanno concorso a garantire la sicurezza delle cure; parimenti, va loro garantita la possibilità di lavorare in sicurezza. In una dimensione sensibile come la salute, in un conteso complesso come quello sanitario, la sicurezza non può essere pensata come obiettivo raggiungibile attraverso la responsabilizzazione e il contributo di una o poche professioni; essa può essere garantita solo attraverso l’opera collegiale di tutte le professioni sanitarie.
Le informazioni e la loro condivisione, a tutti i livelli, sono fondamentali per garantire la sicurezza delle cure e della persona assistita, come richiamato da tutte le più autorevoli pubblicazioni in materia. Le informazioni devono essere autorevoli, chiare, puntuali, condivise e quanto più tempestive possibili (in alcuni casi, anche ai fini della sicurezza, è preferibile aspettare l’informazione corretta, piuttosto che valutare, decidere e agire su un’informazione tempestiva ma parziale e/o fallace). Inoltre, il flusso informativo deve essere bidirezionale: le informazioni devono essere scambiate sia tra chi ha funzioni e responsabilità di governo e chi sta nella dimensione operativa che tra questi ultimi e i decisori;
Il coinvolgimento diretto e attivo e la consapevolezza di tutti i professionisti sanitari sono fondamentali per garantire cure sicure e di qualità, come ribadito dai rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità e di AgeNaS. Per la FNO TSRM e PSTRP i professionisti devono essere costantemente e continuamente coinvolti in tutte le attività di valutazione, progettazione e implementazione della gestione del rischio e sicurezza delle cure e delle persone assistite, per far crescere tutti insieme, dal basso, la cultura della sicurezza;
La collaborazione inter-disciplinare e inter-professionale sono conditio sine qua non per cure sicure: la FNO TSRM e PSTRP, per sua natura più unica che rara, è una comunità multi-professionale che si sta adoperando per diventare inter-professionale: per fare una squadra non basta essere fisicamente tutti insieme, serve che i diversi componenti si conoscano, riconoscano e cooperino sinergicamente, ciascuno per quel che gli è proprio.
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