Lavoro e Professioni 24 Gennaio 2017 12:20

Severità e trasparenza: ecco le nuove regole dell’ECM. Task force per controllare crediti e corsi

Formazione continua in medicina: allo Stato Regioni l’accordo che disciplina accreditamento, verifiche e violazioni ECM. Il segretario nazionale della FNOMCeO, Luigi Conte: «Più spazio ad eventi di tipo informatico, puntando sulla formazione a distanza, per facilitare l’accesso ai corsi»

Norme più rigorose per operatori sanitari e provider e maggiore trasparenza nella condivisione dei dati. Sono queste le principali novità per il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) contenuti nello schema di accordo “La formazione continua nel settore salute” appena arrivato all’esame della Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo della bozza del provvedimento è alleggerire le lungaggini burocratiche e uniformare le regole dell’attribuzione crediti su tutto il territorio nazionale. Le nuove norme prendono le mosse dall’Intesa del 2012 che chiariva e riepilogava le catalogazioni di eventi accreditabili dai provider. Un restyling, o meglio una riprogrammazione, che vede alcune novità fondamentali.

Una svolta nel settore sarà determinata dai nuovi ‘Manuali’ in arrivo per febbraio: stabiliranno le regole da rispettare per evitare di creare distorsioni sia dal punto di vista istituzionale che nei rapporti con provider, sponsor e professionisti su tutto il territorio. Le principali normative saranno riassunte nel Manuale nazionale affiancato da altri 21 Manuali regionali e provinciali e infine un utile Manuale per valutare l’accreditamento del singolo professionista sanitario abbinato a un Manuale sulle verifiche ai provider.

«Tra i punti qualificanti – ha spiegato al “Sole 24Ore” il segretario generale Luigi Conte, componente della Commissione nazionale per la Formazione continua e responsabile dei progetti formativi della Federazione – c’è un diverso modo di attribuire i crediti. Semplificato e più generoso nei confronti del professionista. Si è dato spazio poi a modalità di fruizione degli eventi di tipo informatico, puntando sulla formazione a distanza, per facilitare l’accesso ai corsi».

La Commissione nazionale Formazione Continua rimane l’organo deputato a nominare i provider nazionali e a dettarne le competenze, a stabilire le regole per l’attribuzione dei crediti e degli esoneri. Tra le specifiche, da segnalare che gli OMCeO potranno essere provider ma con l’obbligo di offrire almeno il 50% dei crediti su temi deontologici.

L’attuazione amministrativa invece spetterà alle Regioni e alle Provincie autonome che dovranno progettare la formazione continua in rispondenza alle necessità dettate dal territorio. Inoltre altro compito spettante alle Regioni, la possibilità di prevedere requisiti di accreditamento ulteriori rispetto agli standard minimi stabiliti.

A controllare che si rispettino le regole ci penserà l’Osservatorio nazionale Ecm e un Comitato di garanzia che, insieme alla Segreteria della Commissione Nazionale, rispetterà le indicazioni previste dal “Manuale delle verifiche”. Altresì le Regioni potranno stabilire propri organi di verifica, oppure accordarsi con Agenas per l’esecuzione di attività di controllo, previa approvazione della Commissione Nazionale. Inoltre probabile anche la definizione di una Consulta Nazionale che darà alla Commissione indicazioni non coercitive su temi di carattere generale.

Ulteriore specifica riguarda le violazioni catalogate in: “molto gravi”, “gravi” e “lievi”. La peggiore conseguenza all’imputazione di trasgressione ’molto grave’ per il provider, la revoca dell’accreditamento e il blocco dell’attività per due anni. La violazione ‘grave’ comporterà la momentanea interruzione dell’accreditamento, mentre per la violazione ‘lieve’ è previsto solo un ammonimento.

Insieme all’accordo partirà anche il Dossier Formativo: all’inizio di ogni triennio, il medico avrà l’opportunità di indicare, all’interno del Dossier, quali sono le proprie necessità. I provider potranno, da un lato, capire meglio quali sono le esigenze dei singoli professionisti, e dunque modulare al meglio la propria offerta; dall’altro lato, invece, il professionista potrà controllare il proprio percorso più facilmente ed ottenere dei bonus, sotto forma di sconti al numero totale di crediti da conseguire.

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