Lavoro e Professioni 29 Novembre 2022 10:37

Società accreditate e PACC, prorogato al 31 gennaio il termine per autodenunciarsi

È necessario versare il 2% del fatturato per ottenere varie agevolazioni (e il Durc)

Società accreditate e PACC, prorogato al 31 gennaio il termine per autodenunciarsi

Più margine per mettersi in regola: c’è tempo infatti fino al 31 gennaio 2023 per pagare il contributo previdenziale del 2% sul fatturato derivante dai Pacc, a cui sono soggette le società accreditate che svolgono percorsi ambulatoriali complessi e coordinati. Il termine iniziale del 31 ottobre è stato quindi prorogato di tre mesi, in cui le strutture che fatturano al Servizio sanitario nazionale possono autodenunciarsi aderendo al protocollo d’intesa firmato lo scorso settembre da Enpam e Acop, l’Associazione Coordinamento Ospedalità Privata che riunisce più di 150 aziende, per oltre 15.000 posti letto e 25.000 dipendenti.

Il protocollo per i PACC

Il protocollo in questione ha sottolineato l’appartenenza dei Percorsi Ambulatoriali Complessi e Coordinati alla gestione previdenziale Enpam degli specialisti esterni, che sono quindi soggetti al medesimo contributo così come tutte le altre prestazioni medico-chirurgiche che le strutture accreditate fatturano al Servizio Sanitario Nazionale. Lo stesso protocollo, tuttavia, ha stabilito una serie di agevolazioni per le strutture accreditate che, in assenza di contenziosi giudiziari con l’Enpam, si autodenuncino entro il termine fissato.

Le agevolazioni per chi adempie nei tempi

Le agevolazioni di cui sopra, ricordiamo, consistono:

  • nell’incremento, in via forfettaria, dell’abbattimento applicabile ai PACC Medici, remunerati con tariffa omnicomprensiva;
  • nell’incremento, in via forfettaria, dell’abbattimento applicabile ad ogni tipologia di PACC Chirurgici;
  • in una quota minima di fatturato, nell’ambito dei PACC Chirurgici, da attribuire alle figure mediche che eseguono l’intervento.

Cosa succede in caso di inadempienza

In caso di inadempienza, nei riguardi quindi delle strutture accreditate che non siano in regola con i contributi previdenziali, l’Enpam non rilascia il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva), necessario a ottenere pagamenti da parte della pubblica amministrazione.

 

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