Sono un medico andato in pensione qualche mese prima dell’approvazione del nuovo contratto collettivo, oltre agli arretrati stipendiali maturati nel periodo di riferimento, posso richiedere l’adeguamento dell’emolumento pensionistico e del TFS? Per coloro che sono entrati in quiescenza nel periodo ricompreso fra il 1/01/2016 ed il 31/12/2019, l’art. 87 del CCNL prevede, oltre alla possibilità […]
Sono un medico andato in pensione qualche mese prima dell’approvazione del nuovo contratto collettivo, oltre agli arretrati stipendiali maturati nel periodo di riferimento, posso richiedere l’adeguamento dell’emolumento pensionistico e del TFS?
Per coloro che sono entrati in quiescenza nel periodo ricompreso fra il 1/01/2016 ed il 31/12/2019, l’art. 87 del CCNL prevede, oltre alla possibilità di venir ristorati degli arretrati stipendiali maturati per il lavoro svolto nel periodo di vigenza indicato dal contratto, di richiedere anche il riconoscimento dei conseguenti benefici economici sul trattamento di quiescenza ordinario, privilegiato, diretto e indiretto.
Infatti, le maggiori somme riconosciute sul trattamento stipendiale comportano il necessario ricalcolo anche della base pensionabile, risultando altresì incrementabile il trattamento economico (TFR o TFS) riconosciuto al termine della carriera lavorativa.
In questo caso, il suggerimento è quello di verificare sia le buste paga del periodo di lavoro antecedente al pensionamento, che procedere al ricalcolo dell’emolumento previdenziale e della cd. “buonuscita”, per poi far seguire appositi atti di messa in mora nei confronti degli enti preposti all’adeguamento e conseguente riconoscimento degli arretrati, oltre rivalutazione ed interessi nella misura prevista dalla legge.
A tale proposito, si osserva che l’adeguamento non si prescrive, mentre la liquidazione degli arretrati si prescrive nei successivi 5 anni dalla loro maturazione.