Il Sigm al Miur: “Immediata assunzione di responsabilità da parte di chi ha sbagliato”
Il Ministero dell’Istruzione tra l’incudine e il martello. Da un lato, infatti, la necessità di cambiare il sistema di accesso alle scuole di specializzazione, le cui falle sono state messe a nudo dal recente pasticcio in sede di test, e dall’altra l’ondata di ricorsi in arrivo.
Il dietrofront del Miur – che ha scelto di convalidare i quiz invece che ripeterli – non è servito, infatti, a placare gli animi.
Walter Mazzucco, presidente del Segretariato Italiano Giovani Medici, era in prima linea durante la manifestazione di protesta della scorsa settimana: “Siamo qui, al di là di qualsiasi sigla di appartenenza, per richiamare l’attenzione su quest’episodio vergognoso. Abbiamo diritto ad un’adeguata formazione post laurea e, successivamente, ad un lavoro dopo la formazione. Le risorse per poter valorizzare i giovani ci sono, senza ridurli a elemosinare contratti e borse di studio, ma mancano criteri di selezione adeguati. E questo l’abbiamo riscontrato nei test d’accesso a Medicina Generale, che sono stati una barzelletta, al concorso nazionale inficiato da un errore gravissimo, ma anche per l’accesso in ruoli nel Ssn, con la politica e il clientelismo a dettare le regole. E’ ora che le istituzioni compiano delle scelte concrete”.
Semplici e chiare le richieste dei giovani medici specializzandi al Miur. “Chiediamo un’assunzione di responsabilità che vada oltre quest’episodio increscioso: si ragioni su un’adeguata programmazione, cercando di riequilibrare il sistema di accesso per far fronte al reale bisogno di salute di questo Paese. Soprattutto, si permetta a tutti di usufruire del diritto allo studio e al lavoro, con un sistema di concorrenza di stampo europeo per scongiurare il rischio di una fuga di massa all’estero”. Al Ministro Giannini si chiede quindi maggiore attenzione e senso di responsabilità: ma le si dà ancora fiducia? “Quando qualcuno sbaglia è giusto che si assuma le sue responsabilità e paghi – sostiene Mazzucco – ma prima di pagare deve risolvere il problema. Non è possibile che si presentino in modo ciclico tali criticità. Nelle istituzioni abbiamo ancora fiducia, purché da loro inizino ad arrivare risposte”.
Anche Consulcesi, con una propria delegazione, è scesa in piazza accanto ai futuri specialisti, garantendo loro un deciso supporto. L’avvocato Cristiana Peghini, legale di Consulcesi, direttamente dai gradini del Miur, ha dichiarato: “Vigileremo affinché venga trovata una soluzione per garantire la regolarità del concorso, e siamo pronti a partire con ricorsi ad hoc. Continueremo a combattere al fianco dei medici, come abbiamo sempre fatto”.