Tra i primi a raccoglierlo Consulcesi: a Pisa l’incontro voluto dal presidente OMCeO, Giuseppe Figlini. Gli aspiranti specializzandi: “Consigli preziosi da consulenti competenti”
Il caos dei test di specializzazione ha lasciato dietro di sé uno strascico di veleni, polemiche e ricorsi. La lunga serie di irregolarità ed anomalie determineranno ammissioni in sovrannumero con il rischio di penalizzare chi risulta già vincitore in graduatoria. Ad aggiungere caos ad una situazione già ingarbugliata anche la proposta ministeriale del “doppio canale di formazione”.
SIGM e Federspecializzandi, le principali associazioni di giovani medici, hanno infatti espresso forti perplessità sull’ipotesi di accesso al Ssn per i medici neolaureati e abilitati in assenza di diploma di specializzazione. Per SIGM, infatti, questa prospettiva mina l’intero percorso formativo e “pone i giovani medici in una condizione professionale non adeguata e non in linea con quella dei loro coetanei europei”. Insieme a Federspecializzandi, sempre SIGM ha rivolto, infine, l’auspicio “a lavorare ad una maggiore integrazione nella rete formativa delle scuole di specializzazione tra Università e Ssn, in modo che le Regioni possano stanziare risorse aggiuntive per un numero superiore di contratti, volti a ridurre il gap tra medici neoabilitati e posti nella formazione post laurea”.
L’SOS lanciato dai giovani medici non è comunque caduto nel vuoto. In concomitanza con l’ennesima consegna di rimborsi a favore degli ex specializzandi, infatti, Consulcesi ha incontrato una delegazione di oltre 100 giovani medici all’OMCeO di Pisa, mettendo a disposizione la propria competenza anche in vista dei ricorsi che si preannunciano in massa. Un appuntamento, il primo in Italia, fortemente voluto dal presidente dell’Ordine pisano, Giuseppe Figlini: “Siamo molto vicini ai nostri giovani medici – ha commentato quest’ultimo – e sensibili ad una problematica molto delicata per il loro futuro e per quello della nostra professione. E questa iniziativa nasce proprio per trovare la soluzione, con le condizioni economiche migliori, per affrontare e risolvere il problema creatosi con il pasticcio dei test di ammissione alle scuole di specializzazione”.
Tanti gli spunti emersi durante il confronto con gli aspiranti specializzandi che hanno approfittato dell’esperienza dei legali per capire in che modo far valere i loro diritti. “Il caos è derivato da un’inadempienza generale nella gestione del concorso – ha spiegato una delle tante specializzande presenti all’incontro nella sede dell’OMCeO – sia dal punto di vista formale che giuridico. All’inadeguata compilazione delle domande in termini concettuali si è sommata l’inidoneità delle strutture che hanno ospitato i test: i candidati erano liberi di consultare smartphone e pc. Essere consigliati da consulenti competenti è prezioso per noi”.
E Consulcesi ha dato, in tal senso, totale sostegno alle istanze dei giovani medici, già supportati anche nella recente manifestazione di protesta davanti al Miur.“Partendo da questa iniziativa – spiega l’avvocato Sara Saurini, responsabile dell’area legale di Consulcesi – puntiamo ad inaugurare “un tour” in tutti gli Ordini italiani. L’obiettivo è dare non soltanto appoggio sui ricorsi, ma anche risposte attraverso la professionalità, la competenza e l’esperienza di un Gruppo che ha visto riconoscere ai medici tutelati già oltre 362 milioni”. E, dopo Pisa, sono già tanti gli OMCeO che chiedono a Consulcesi incontri per i giovani, per i quali la nuova azione collettiva partirà il 15 dicembre.
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