Il totale delle borse messe a disposizione per l’anno 2014-2015 raggiunge le 6.363 unità. Soddisfazione dal ministro Giannini. Critiche le associazioni
Mille borse di studio in più rispetto allo scorso anno. Nel bando di accesso alle scuole di specializzazione in medicina, appena firmato dal ministro Stefania Giannini, il contributo del dicastero dell’Istruzione sale dalle 5mila borse del concorso 2013-2014 alle 6mila del prossimo.
Il Miur ha poi emanato un decreto correttivo che aggiunge altri venti contratti a quelli già previsti. Se si contano poi le borse provenienti dalle regioni e dagli altri enti, il totale sale a 6.363. Un numero che, secondo molti sindacati e associazioni mediche e studentesche, è ancora insufficiente per garantire adeguatamente il diritto allo studio a chi vuole intraprendere la professione. Resta però il passo in avanti compiuto dal ministero rispetto ai test passati. Un intento, quello di allargare la platea dei candidati arruolabili, confermato di recente proprio dal ministro Giannini ai nostri microfoni: «Da due anni il Governo sta mostrando una curva ascendente sul tema, a dimostrazione della serietà del percorso intrapreso. Una corretta programmazione – continua Giannini – implica un ripensamento dei criteri di fabbisogno, compito del Ministero della Salute, e successivamente l’intervento del Ministero dell’Istruzione per l’assegnazione dei posti».
Ma se le borse del Ministero sono aumentate, si registra un lieve calo per quelle messe a disposizione dalle Regioni: dalle 479 dell’anno accademico 2013-2014 alle 334 previste per questo anno. Anche gli altri Enti hanno stretto un po’ la cinghia, passando dalle 35 dell’anno passato alle 29 attuali. Il numero totale di posti disponibili per gli studenti italiani è comunque aumentato di 846 unità a distanza di un solo anno. Le selezioni avranno luogo dal 28 al 31 luglio. Come già avvenuto anche l’anno scorso, le domande a cui rispondere sono 110, 70 delle quali comuni a tutti.
Il DM del 26 maggio 2015 n. 315, non è però piaciuto ad associazioni e sindacati medici: secondo il SIGM «rimangono da sciogliere ancora molti dei nodi relativi all’organizzazione del concorso (numero di sedi concorsuali, standard strutturali e tecnologici omogenei, vigilanza, ecc.), in capo alle Università. Non è chiaro – spiega il Segretariato Italiano Giovani Medici in una nota – a chi sarà conferito l’incarico della generazione dei quiz. Dopo la cogente delusione delle criticità registratesi nella prima edizione, su tutte l’inversione delle prove di area verificatasi per errore del CINECA, il Paese si attende che il MIUR metta in campo tutte le soluzioni atte a riscattarsi agli occhi di migliaia di giovani medici aspiranti specializzandi».
Secondo Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, il numero delle borse messe a disposizione non è sufficiente a soddisfare le esigenze degli studenti in quanto «proprio il ministero aveva parlato di un fabbisogno calcolato in oltre 8mila borse. Ancora una volta – conclude Cozza – un medico su due rimarrà escluso dalla possibilità di accedere ad una formazione specialistica dopo gli anni di università in medicina.