Sul sito dell’Agenas sono state pubblicate le delibere 5/24 e 6/24, in tema di spostamento crediti formativi e bonus sulla formazione in materia di vaccini. Approfondisci
Sul sito dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sono state pubblicate due nuove delibere della Commissione nazionale per la formazione continua. Si tratta della delibera 6/24, relativa alla procedura di spostamento crediti e la 5/24 sulla formazione in materia di vaccini. Vediamo cosa stabiliscono e quali sono le novità che interessano i professionisti sanitari.
La delibera 6/24 stabilisce che “l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2020-2022 è consentita fino al 31 dicembre 2023, per tutti i professionisti che hanno conseguito i crediti entro tale data”, mentre “lo spostamento dei crediti è consentito fino al 31 dicembre 2025”.
Il testo sostituisce la delibera dell’8 dicembre scorso, in cui era previsto che l’acquisizione dei crediti ECM relativi al triennio 2020-2022 fosse consentita fino al 31 dicembre 2023, per eventi con “data di fine evento” al 31 dicembre 2023. La possibilità di spostare i crediti dal triennio attuale a quello relativo agli anni 2020-2022 era consentita fino al 30 giugno 2024.
La modifica stabilisce ora il termine ultimo per lo spostamento dei crediti al 31 dicembre 2025. I crediti sui quali lo spostamento potrà essere effettuato, però, restano quelli accumulati durante l’anno di proroga 2023 e non oltre. Viene estesa però la possibilità di selezionare anche i corsi effettuati con “data fine evento” nel 2024, purché siano stati conseguiti entro il 31 dicembre 2023.
Per tutti i sanitari ci sarà più tempo, quindi, per completare la procedura di spostamento autonomamente (sul sito Cogeaps) e chiudere il recupero del triennio 2020-2022. Nel frattempo si dovrà poi completare il fabbisogno di crediti per il triennio 2023-2025, al fine di non trovarsi a rischio nel 2026, quando chiunque non avrà raccolto almeno il 70% dei crediti ECM obbligatori si troverà a rischio con la propria copertura assicurativa in caso di contenzioso.
Lo ha ribadito il ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale ha spiegato che si tratta di un’ulteriore conferma del valore intrinseco della formazione per i professionisti sanitari, un obbligo prima etico e morale che amministrativo. Essere in regola significherà assicurarsi di aver fornito l’assistenza migliore ai pazienti.
La delibera 5/24 stabilisce invece di “attribuire ai professionisti sanitari che acquisiscano crediti in materia di vaccini e strategie vaccinali un bonus, per il triennio 2026-2028, pari al numero di crediti effettivamente conseguiti nel triennio 2023-2025 su tale tematica, fino a un massimo di 10 crediti”.
Il testo va in continuità con quanto era previsto già nel triennio 2020-2022 e poi ribadito nella delibera sulle tematiche di interesse nazionale. La Commissione conferma dunque l’interesse verso i vaccini, in quanto (come ha dimostrato la pandemia da Covid) sono uno strumento imprescindibile per la salute di chiunque e necessitano di professionisti formati. Gli operatori che nel triennio in corso accumuleranno crediti formativi sulle tematiche vaccinali, avranno quindi diritto ad un bonus nel triennio prossimo pari a 10 crediti massimo. Partendo in questo modo già avvantaggiati con 140 crediti, invece che 150, da accumulare nei tre anni successivi.