Risorse pubbliche e tecnologie sanitarie sul piatto della bilancia: se ne parla al 10° Congresso della Società italiana di Health Technology Assessment international. «Un confronto indispensabile in un momento in cui il Def ci apre gli occhi sulla situazione finanziaria del nostro Paese» ai nostri microfoni Americo Cicchetti, Presidente Sihta
«La Società Italiana Health Technology Assessment in questi ultimi tre anni è cresciuta sia in termini numerici che d’impatto qualitativo. Questo Congresso capita proprio nel momento giusto, quando nasce l’intesa tra Stato e Regioni sui programmi nazionali di HTA». Lo dichiara Americo Cicchetti, Presidente della Società Italiana Health Technology Assessment (Sihta) che in questi giorni si è riunita in Congresso a Roma per lanciare al mondo dell’HTA e dei sistemi sanitari, una nuova sfida coinvolgendo in una profonda riflessione giuristi, filosofi, bioeticisti, economisti e sociologi nel declinare un nuovo paradigma per l’HTA.
Quando si parla di Health Technology Assessment (HTA), ci si riferisce ad «una metodologia per valutare le prestazioni sanitarie disponibili per l’assistenza ai cittadini – ha spiegato Cicchetti -. Questo ambito è chiaramente strettamente legato alle decisioni di politica sanitaria. L’’incontro organizzato in questi giorni è utile a pianificare e valutare le iniziative nelle quali viene riconosciuta l’importanza di un approccio alla valutazione multidimensionale dell’Health Technology Assessment. L’obiettivo è migliorare la capacità di prendere decisioni, allocare meglio le risorse, questione che purtroppo in questo momento è diventata sempre più critica, soprattutto alla luce di quello che è lo scenario nazionale delle risorse disponibili per la sanità. Purtroppo, come il Def ci insegna, le risorse certamente non stanno crescendo come noi vorremmo, ecco, in questo panorama, l’HTA è proprio lo strumento idoneo che garantisce il fare ‘economia’ senza tagliare i servizi».
«Devo ringraziare il Ministero della Salute per la fiducia che ripone nella nostra società scientifica – conclude il Presidente Cicchetti – in particolare ringrazio la Direzione dei Dispositivi Medici dei Farmaci del Ministero che ha concesso alla nostra realtà la possibilità di essere inserita all’interno del tavolo dell’innovazione per tracciare un bilancio e far parte di quelle decisioni che possono stimolare un miglioramento nel contesto sanitario del Paese».