Ai microfoni di Sanità informazione l’esperto di questioni contabili dei professionisti sanitari
Ritrovare scontrini e fatture di farmaci e prestazioni mediche, cercare il CUD fornito qualche mese fa dal proprio datore di lavoro, individuare tutti gli altri documenti utili, metterli tutti insieme e portarli al Caf o al commercialista di fiducia. Sono i “rituali” a cui si sottopongono – ormai rigorosamente nel mese di maggio – milioni di italiani impegnati a presentare la dichiarazione dei redditi tra sofferenze e patemi d’animo.
Dottor Palazzo, tra montagne di scartoffie e adempimenti di natura fiscale e tributaria, il medico si sente sempre più “ingabbiato” nel ruolo del burocrate. Ed in queste giorni, poi, deve fare i conti con le insidie della dichiarazione dei redditi. Partiamo dal ricordare chi deve presentare il modello 730?
«Iniziano con il ricordare che questa è la seconda stagione del 730 precompilato. Quest’anno, però, c’è il debutto del modello UNICO persone fisiche precompilato. Dal 15 aprile scorso c’era la possibilità di accedere direttamente al sito dell’Agenzia dell’Entrate e verificare i dati messi online dall’Agenzia relativamente ai propri redditi. I soggetti interessati, sulla base della stima fornita dall’Agenzia dell’Entrate, sono circa 30 milioni e si tratta in particolare di cittadini che nel 2015 hanno conseguito redditi di lavoro dipendente, o redditi assimilati al lavoro dipendente o pensionati».
Allora quali sono le principali novità, che riguardano dunque medici dipendenti e pensionati, e a cosa si dovrà prestare attenzione?
«Il modello 730 precompilato si arricchisce di ulteriori dichiarazioni in termini sia di oneri deducibili sia di oneri detraibili. Volendo fare un esempio concreto: nel 730 precompilato 2016 figurano le spese universitarie, e mentre quelle degli atenei statali verranno riportate già nella dichiarazione precompilata, quelle delle università non statali sono inserite nel foglio riepilogativo che il contribuente dovrà preventivamente verificare e accettare. In particolare, segnalo che le altre spese universitarie detraibili, come i test di ammissione, non vengono inserite automaticamente e quindi dovranno essere oggetto di attenzione da parte del medico dipendente o del pensionato, che potrà inserirle e portarle poi come oneri detraibili».
Quindi, nel caso in esempio, chi opterà per il 730 precompilato, se ha un figlio che ha sostenuto un test di ammissione all’Università, dovrà fare un’integrazione al documento?
«Esatto. Verificherà se occorre inserire questa voce di spesa che non è inserita automaticamente e quindi di poterne beneficiare».
C’è qualcuno che è escluso dalla possibilità di optare per il 730 precompilato?
«Non può presentarlo chi ha conseguito redditi di lavoro autonomo, quindi con partita IVA, redditi di impresa, chi nel 2015 era residente all’estero, chi ha ceduto partecipazioni qualificate nel 2015 o chi eventualmente ha conseguito redditi diversi non inseriti nel quadro della dichiarazione».
Quali sono le date e procedure da rispettare?
«Il modello, che è a disposizione dallo scorso 2 maggio, va presentato entro il 7 luglio di quest’anno. Dal 15 aprile l’Agenzia delle Entrate ha messo online i dati dei contribuenti che beneficeranno del 730 precompilato».
Per eventuali somme a credito o da versare, bisogna fare calcoli particolari o anche qui è stato tutto semplificato?
«Sicuramente la dichiarazione precompilata, in assenza di modifiche, è molto agevole perché non implica calcoli per il contribuente. Eventuali somme in eccedenza verranno recuperate nelle dichiarazioni e nella busta paga già di luglio prossimo e di agosto–settembre per i pensionati, mentre eventuali somme a debito verranno trattenute dalla retribuzione».
Con lo Studio Palazzo – Consulenza Tributaria e Societaria, si inaugura una collaborazione editoriale che ci porterà ad affrontare tutte le principali questioni tributarie dei camici bianchi, ma anche di rispondere ai quesiti dei nostri lettori. Chi volesse suggerire delle tematiche può scriverci a redazione@sanitainformazione.it.