Lavoro e Professioni 30 Ottobre 2020 14:01

Terapie intensive Covid. Reverberi (logopedista): «Tra i nuovi pazienti diminuiscono i casi di disfagia»

I risultati della fase 2. La logopedista: «I pazienti con disfagia sono riusciti rapidamente a riprendere l’alimentazione per bocca. Meno incoraggianti, invece, i risultati per coloro che non hanno contratto il virus, ma che hanno dovuto interrompere cure e percorsi riabilitativi a causa del lockdown»

di Isabella Faggiano

«Tra i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive Covid sono state riscontrate un numero inferiore di disfagie rispetto alla fase 1 dell’emergenza, grazie ad un miglioramento degli approcci terapeutici». A dare la buona notizia è Cristina Reverberi, vice presidente e referente della disfagia in terapia intensiva Covid della Commissione d’albo dei Logopedisti, in prima linea nella riabilitazione dei pazienti che hanno contratto il virus. «L’esperienza accumulata da marzo ad oggi – continua la logopedista – ci ha consentito di elaborare delle linee guida per l’intervento logopedico all’interno delle terapie intensive Covid. Ora, possiamo fare riferimento a dei protocolli ben definiti ed utilizzare i dispositivi di protezione con maggiore dimestichezza».

LA RIABILITAZIONE POST-TERAPIA INTENSIVA

E mentre ci si preparava ad affrontare logisticamente la seconda ondata, i professionisti sanitari sono stati alle prese con i percorsi riabilitativi di chi era già stato vittima del Covid-19 durante la prima fase della pandemia. «I pazienti ricoverati in terapia intensiva durante la fase più critica dell’emergenza che hanno presentato casi di disfagia – racconta Reverberi – sono riusciti rapidamente a riprendere l’alimentazione per OS (per bocca). Grazie all’aiuto delle figure professionali che hanno lavorato su aspetti collaterali alla disfagia, come i fisioterapisti respiratori, è stato facile raggiungere ottimi risultati in breve tempo. Alcuni pazienti hanno ripreso ad alimentarsi regolarmente per via orale già durante il ricovero in terapia intensiva, per altri, quelli con difficoltà di tipo cognitivo o vocale, il percorso di riabilitazione è continuato in regime ambulatoriale. Nella maggioranza dei casi, per entrambe le tipologie di pazienti, i risultati sono stati molto positivi».

PIÙ DIFFICILE LA RIPRESA DELLE TERAPIE INTERROTTE DAL LOCKDOWN

Meno incoraggianti, invece, i risultati per coloro che non hanno contratto il virus, ma che hanno dovuto interrompere cure e percorsi riabilitativi durante il lockdown. «I servizi sono stati riaperti pian piano, a partire dal mese di maggio – dice la logopedista -. Alcuni ambulatori e liberi professionisti hanno ripreso la loro attività anche più tardi. Una delle principali difficoltà è stata conciliare l’uso dei presidi previsti dai protocolli di sicurezza con la nostra professione: in molti casi la voce è uno strumento di lavoro e la mascherina non ne facilita l’utilizzo. All’inizio i percorsi sono stati riattivati attraverso la teleriabilitazione e gli interventi domiciliari, laddove non fosse possibile assistere il paziente online a causa delle sue condizioni, come nei casi di autismo o disturbi di deglutizione e masticazione del bambino piccolo. Per attivare le consulenze a distanza ci siamo serviti dell’aiuto dei colleghi che lavorano all’estero, che già da tempo utilizzando la teleriabilitazione, impiegando ad esempio la televalutazione della disfagia a domicilio in pazienti fragili, come i malati di Sla che necessitano di frequenti trattamenti o follow up. Ora, però, è importante che una buona gestione dell’emergenza Covid ci permetta di non interrompere nuovamente i percorsi riabilitativi soprattutto per i pazienti in condizioni più critiche, per i quali – conclude Reverberi – un nuovo stop potrebbe trasformarsi in un danno troppo difficile da recuperare».

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...